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Elisabetta Panico, autrice e artista napoletana, e da poco è uscito “Diavolo di sabbia” seconda raccolta poetica edita dalla Mnamon Editore. Successivo a “Il riflesso del mondo in una pozzanghera nel fango”, (BookSprint Edizioni-2016), i versi ritornano a parlare di un abitudine del vivere sano, lasciandosi sorprendere in nome delle piccole cose, analizzate da un punto di vista singolare. Domande aperte che tagliano come lame, riflessioni, appunti. Malinconie restituite al lettore facendolo sentire meno solo.
Una poetica del vivere: «Un respiro lungo più pagine che inala un dialogo silenzioso con il lettore, creando architetture impossibili in cui affrontare prospettive senza punto di fuga. Il respiro lungo si fa vento, scuotendo domande a metà tra panico e possibilità, senza margine di approssimazione.» Scrive Elisabetta Panico del suo libro di poesie, poesie brevi e (quasi) aforismi. Un libro da leggere in molti modi: Numerati da 1 a 72 annotazioni, poesie, appunti (anche quando mantengono l?aspetto di poesie). Sono campioni raccolti a caso in un arco di tempo? La numerazione fa pensare di no. Sembra un disegno che progredisce, anche se capire di che disegno si tratta forse è impossibile. Un libro che si legge anche per salti, a dispetto della numerazione, e diverte e fa pensare anche quando è amaro.