“L’Irpinia ha bisogno che le questioni ambientali tornino ai primi posti dell’agenda politica e, per farlo, c’è bisogno di un forza politica ambientalista che sia presente sul territorio e nelle Istituzioni e, soprattutto, c’è bisogno che chi ha a cuore queste questioni si impegni personalmente”.
Lo ha detto Pellegrino Palmieri, avellinese e membro dell’esecutivo regionale dei Verdi, annunciando che “il termine per il tesseramento per il 2016 è stato spostato a ottobre per permettere una maggiore partecipazione che può avvenire via internet, collegandosi al sito www.verdi.it, o attraverso la federazione provinciale i cui contatti sono disponibili anche su fb (https:
“L’irpinia, il polmone verde della Campania, terra di eccellenze nel campo enogastronomico, la provincia che disseta, con i suoi bacini idrici, una buona parte del Sud Italia, vive una situazione di grande difficoltà a livello ambientale per la totale mancanza di un’idea di sviluppo ecosostenibile” ha aggiunto Palmieri per il quale “il territorio va sfruttato per creare ricchezza e lavoro, la qualità della vita delle persone va preservata, ma il tutto deve avvenire nel pieno rispetto dell’ambiente e con i vantaggi equamente distribuiti”.
“La situazione di degrado della valle del sabato; la storia infinita dell’isochimica; la grave degenerazione del sistema industriale di Solofra, con il relativo inquinamento da record mondiale che inizia in provincia di Avellino e finisce, attraverso il fiume Sarno, nel golfo di Napoli; il progetto Nusco in alta Irpinia, che con le trivellazioni petrolifere mette a rischio l’economia legata al turismo enogastronomico e mette a rischio uno dei bacini idrici più importarti d’Europa; la sempre minore attenzione alla raccolta dei rifiuti con la città capoluogo che stenta a far partire il porta a porta. Queste alcune delle tematiche su cui riteniamo debbano puntare i riflettori della politica provinciale e regionale” ha concluso Palmieri per il quale “non è più tollerabile ritenere le questioni ambientali di secondaria importanza; in un territorio che deve e può contare, se vuole crescere, su uno sviluppo sostenibile. Di qua l’impegno crescente dei Verdi e l’appello ai cittadini liberi, attivi e attenti ad aderire al tesseramento. L’obiettivo è la creazione di una rete territoriale, diffusa e capillare, per far diventare le istanze ambientali, materiale programmatico di chi amministra”.