Il Parco Ludico-Ricreativo di viale delle Rose intitolato a don Michele Mauro Sannino. La cerimonia, che renderà esecutiva la delibera di giunta comunale con la quale la squadra di governo locale guidata dal Sindaco Francesco Pinto ha recepito la richiesta di don Sabatino Perna e dell’intera comunità parrocchiale di San Gennaro, è in programma sabato 2 giugno. L’area che ospiterà la manifestazione e che porterà il nome del prete prematuramente scomparso nel 2014 vedrà, a partire dalle ore 18.30, la celebrazione della santa messa, poi, dopo i saluti istituzionali, sarà scoperta la targa d’intitolazione. “Nel corso della sua attività pastorale padre Michele ha rappresentato un punto di riferimento spirituale per diverse generazioni di nostri concittadini. Per questo e per aver dedicato tutta la sua vita a diffondere la cultura del rispetto reciproco, della solidarietà sociale e della condivisione abbiamo deciso di imprimere il suo nome nella toponomastica di Pollena Trocchia” ha detto il Sindaco Pinto. A portare il nome del compianto parroco, per oltre due decenni alla guida della parrocchia San Gennaro, il Parco Ludico-Ricreativo, allestito nell’ambito degli interventi di riqualificazione del Parco Europa. “L’area ben si presta ad essere dedicata alla memoria di padre Michele in quanto luogo di aggregazione e socializzazione giovanile e non. La stessa, del resto, già in passato, prima ancora ancora della riqualificazione, aveva ospitato diverse edizioni della Festa della Famiglia, manifestazione particolarmente cara a padre Michele” ha aggiunto Pinto. “Don Michele Mauro Sannino è rimasto nel cuore del popolo di Pollena Trocchia e di quanti lo hanno conosciuto per la sua attività parrocchiale sociale e religiosa” ha detto il parroco don Sabatino Perna, successore di Sannino, a nome suo e della comunità parrocchiale. “Dopo la messa e l’intitolazione – ha proseguito – sarà possibile acquistare dolci e torte preparate dalle famiglie della parrocchia. Il ricavato servirà a restaurare la statua di San Gennaro simbolo della nostra comunità, quella comunità che tanto a lungo ha guidato padre Michele”.