“Auspico che il rinnovato seppur tardivo interesse nei confronti dell’ospedale Cavaliere Raffaele Apicella di Pollena Trocchia serva a rilanciare una struttura che ha enormi potenzialità ma che è stata sacrificata da una visione politica miope sull’altare di tagli alla spesa che hanno finito per arrecare consistenti disagi ai cittadini”. Interviene con queste parole nel dibattito sulle condizioni della sanità in Campania Francesco Pinto, sindaco del comune che ospita il presidio ospedaliero che dal 2011 per effetto del Decreto 49 non offre più il servizio di Pronto Soccorso ma che vede ancora lontana la piena realizzazione di quanto previsto dallo stesso documento. “Il progressivo depauperamento dell’Apicella inizia nel 2006/07 con la chiusura e il trasferimento di alcuni reparti, passa per la fantasiosa ipotesi del suo accorpamento a un ospedale da realizzare nel comune di Pomigliano d’Arco e culmina nella chiusura del pronto soccorso nell’agosto del 2011, a seguito dell’accorpamento con il presidio ospedaliero Santa Maria della Pietà di Nola” ha ricordato Pinto, sottolineando come l’attenzione della sua Amministrazione sia sempre stata massima sulla questione. “Ci siamo battuti – ha proseguito – in ogni sede per scongiurare in passato il suo depauperamento, finanche ricorrendo al Tar. Ricordo a chi oggi nei comuni limitrofi porta avanti iniziative confuse e non all’insegna della vera condivisione che in quell’occasione, nonostante i proclami di tanti, rimanemmo purtroppo da soli. Pertanto non permetteremo ora che su un tema così importante si facciano soltanto passerelle politiche. Noi ci stiamo impegnando affinché si arrivi a una soluzione capace di rilanciare la struttura nell’interesse dei cittadini dell’intero territorio”. In quest’ottica, nei giorni scorsi il Sindaco Pinto ha chiesto un incontro ufficiale al Presidente della regione Vincenzo De Luca per rappresentargli la necessità che questi assuma un impegno serio sulla questione, aprendo un tavolo permanente con Asl e commissari straordinari. “La stessa necessità ribadiremo al Commissario Straordinario dell’Asl Napoli 3 Sud, che martedì sarà a Pollena Trocchia. Le strade da percorrere sono due. O quella, da noi auspicata, di una totale e funzionale revisione del ruolo dell’ospedale Apicella nell’ambito del sistema sanitario regionale, le cui criticità sono sotto gli occhi di tutti, oppure, se ciò non fosse possibile, quella della piena applicazione del Decreto 49, applicato solo sul fronte della dismissione delle strutture ospedaliere e della disattivazione dei loro servizi ma non su quello delle riconversioni e del potenziamento dell’offerta sanitaria” ha detto ancora Pinto.