«Che cos’è la riforma dell’Autonomia Differenziata e porterà veramente divario tra il nord e il sud?» È una domanda che in questi giorni sta attanagliando le più illustri menti di questo Paese e, parallelamente, anche quelle di tanti cittadini che, in base alla Regione di appartenenza o il credo politico, la vedono come la panacea di tutti i mali o l’inizio del disastro. A questa domanda Rinascita proverà a rispondere attraverso il seminario intitolato “Autonomia Differenziata Sud, uguaglianza, unità della Repubblica” in programma venerdì 9 febbraio a partire dalle ore 18 alla Sala Conferenze dell’ex Distilleria di via Roma. Ospite d’onore e principale relatore sarà Sandro Staiano, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale Università Federico Il di Napoli e Presidente Associazione Italiana Costituzionalisti. Dialogheranno con lui Carla Mercogliano, segretaria di Rinascita e consigliera comunale di Pomigliano d’Arco, Rossella Toscano, esperta di tematiche ambientali e militante di Rinascita, e Roberto Oratino, avvocato e tra i fondatori di Rinascita. Moderatore e principale organizzatore dell’evento sarà Domenico De Cicco, Presidente del Centro Studi di Rinascita “Enrico Berlinguer”. «Il principale compito del nostro centro studi – spiega De Cicco – è entrare nel dibattito politico e culturale attraverso l’informazione e lo studio, perché è solo tramite questi strumenti che si può elaborare un’opinione coerente e consapevole. Lo scopo di questi seminari è proprio questo: fornire ai cittadini quante più informazioni è possibile per alimentare correttamente senso critico e consapevolezza su tematiche complesse, lo abbiamo fatto con il conflitto Israeliano Palestinese e continuiamo a farlo con l’autonomia differenziata, una possibile riforma su cui molti hanno espresso opinioni ma pochissimi si sono documentati correttamente».
«L’autonomia differenziata, così come è stata concepita – spiega Rossella Toscano – ed in base agli approfondimenti che abbiamo portato avanti in questi mesi, divide il Paese e aumenta le diseguaglianze sociali. L’attuazione della stessa potrebbe, nel concreto, rendere molto più problematica la gestione delle finanze pubbliche. Il rischio è quello di avere quindi, un Paese con diversi Stati e con cittadini discriminati rispetto a diritti fondamentali e universali. Vogliamo che tutti ne siano consapevoli per questo abbiamo invitato un’autorità in materia come il prof. Staiano che sicuramente potrà spiegarci i passaggi più complessi e decisivi di questo impianto legislativo che la maggioranza Meloni sta provando ad approvare».