Pomigliano d’Arco: «Le ragioni vere sullo scioglimento del Consiglio Comunale sono gravissime: la reale ragione risiede nel non accoglimento delle pressanti richieste dei cospiratori, tra i quali soggetti da tempo titolari di ruoli politico–amministrativi, di rimozione dei responsabili dei settori urbanistica, edilizia e polizia locale, ritenuti troppo rigorosi nell’attuazione dei principi di legalità.Avrebbero preteso di rimuovere da questi ruoli nevralgici quanti hanno assunto, con determinazione e senso del dovere, un ruolo di primo piano nel contrasto al malaffare ed alle illegalità». Non hanno nessun dubbio i componenti di Rinascita nel leggere i retroscena sulla vicenda delle dimissioni notarili di 13 consiglieri comunali, 8 di opposizione e 5 di maggioranza, che hanno portato alla dipartita del sindaco Gianluca Del Mastro. Secondo il partito di sinistra pomiglianese quello che c’è dietro questa scelta è lo scandalo edilizio, che ha portato al sequestro di diversi cantieri in città, sulla quale le indagini sono tutt’ora in corso.
«Illegalità confermate – continua il comunicato, diffuso attraverso un manifesto affisso in città e i principali canali social – dall’azione della Magistratura, da chiari pronunciamenti della Giustizia Amministrativa e da provvedimenti Antimafia della Prefettura di Napoli.L’amministrazione della cosa pubblica non è asservibile a logiche di potere sporche e ai torbidi interessi del partito del mattone e dei suoi luogotenenti. Lor signori, invece, con siffatta pilotata macchinazione, ambiscono a tornare quanto prima alla guida della Città al fine di rappresentare interessi che nulla hanno a che fare con i bisogni della Città».
«Pomigliano, Città laboriosa, capitale industriale del Mezzogiorno – precisa il manifesto, datato 22 febbraio 2023 – ha bisogno di un governo cittadino fondato su principi di legalità e buona amministrazione, che lavori per realizzare programmi ispirati alla cultura progressista, ecologica e solidale. Per questo è indispensabile l’impegno e la partecipazione di tutti i cittadini e di ogni forza democratica».
Rinascita, ormai 3 anni fa, è stato il primo partito politico a denunciare lo scandalo edilizio che di lì a poco avrebbe travolto la città. Il primo manifesto pubblico della nuova formazione politica pomiglianese, infatti, riguardava la trasformazione dell’ex cinema Mediterraneo in un complesso residenziale da circa 60 appartamenti. Su quella vicenda, come su altre simili che di lì a poco avrebbero riempito le pagine della cronaca cittadina, le indagini sono tutt’ora in corso. La stessa denuncia venne ribadita pubblicamente durante la campagna elettorale per le comunali del 2020, quando Rinascita portò gli stessi temi davanti agli occhi dei cittadini in una manifestazione pubblica nel cortile del Palazzo Baronale, adiacente allo slargo intitolato a Marco Pannella.
«Oggi – spiega Rinascita – Cinque consiglieri di maggioranza, in gran segreto, si sono uniti ai consiglieri dell’opposizione, pesantemente sconfitta alle elezioni del 2020, e hanno firmato presso un notaio le dimissioni dalla carica, determinando la decadenza del Sindaco e lo scioglimento del Consiglio Comunale. Si tratta di un atto senza precedenti per Pomigliano, politicamente grave e che non ha nulla a che vedere con la storia, con la cultura politica e tantomeno con il bene della Città. Rinascita, che in questi due anni ha garantito un’opposizione propositiva e leale in Consiglio Comunale e nella Città, ha preso le distanze e condannato questa operazione, tipica della peggiore degenerazione politica».