L’Europol martedì ha inferto un colpo importante contro un gruppo di pedofili attivo a livello internazionale su Internet. L’indagine è stata denominata “Operation Daylight”. Al termine delle indagini di Europol, la polizia ha arrestato in diversi paesi europei decine di sospetti per la pornografia infantile. Complessivamente sono state arrestate 75 persone tra cui 5 italiani. Europol aveva trasmesso informazioni su 611 casi sospetti alle autorità di sicurezza nei rispettivi Stati e solo in 207 casi sono stati indagati. L’azione denominata “Operation Daylight” ha colpito tutti gli Stati membri dell’UE ad eccezione di Malta e della Repubblica Ceca, ha spiegato un portavoce. In Italia, sono stati arrestati cinque sospetti su 16 che sono stati controllati. Secondo la polizia italiana.”L’operazione ha scoperto una vasta rete di pedofili”. Alla luce della notizia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione da sempre impegnata anche nella tutela dei diritti dell’infanzia, chiede che anche l’Italia utilizzi gli strumenti e le reti messi a disposizione da Europol per prevenire e contenere la pedofilia e la pedopornografia. Sono questi fenomeni sommersi ma diffusi piu’ di quanto dicano i numeri ufficiali. Il vero allarme e’ legato ai luoghi degli abusi, il 90% degli avvengono in famiglia, e a chi li compie, in gran parte sono commessi da padri e nonni. Il 68% di chi subisce abusi sono femmine. Oltre a questo c’e’ il fenomeno del turismo sessuale nel quale l’Italia e’ al primo posto con 80mila viaggi l’anno. In continuo aumento sono poi la pedopornografia e la pedofilia online.