La rassegna letteraria Positano 2015 Mare, Sole e Cultura, quest’anno dedicata al tema “La danza del pensiero”, prosegue con una serata dal tema “Oltre i fantasmi. L’arte di essere felici”. La rassegna rientra nel più ampio progetto “Positano premia la Danza-Capri Danza International- Positano Mare Sole e cultura” (piano di azione coesione delibera di giunta regionale n.45 del 9/2/2015 “itinerari”) promossa dal Comune di Positano.
Venerdì 24 luglio (Terrazze Le Agavi –ore 21,00) Luciano De Crescenzo, Domenico De Masi, Lina Wertmüller e Gigi Marzullo si interrogheranno su alcuni concetti che sembrano scontati, ma che in realtà non lo sono affatto. Interviene il M° Carlo Missaglia. Letture a cura di Nicoletta della Corte. Se da un lato Luciano De Crescenzo, attingendo al pensiero dei suoi “amici” filosofi, proverà a spiegare non solo cosa sia la felicità, ma qual è il segreto, ammesso che esista, per riuscire a vivere relativamente bene, dall’altro Domenico De Masi, il padre dell’ozio creativo, delineerà un nuovo alfabeto necessario per orientarsi nel mondo iperconnesso.
La felicità, l’arte, il rapporto problematico con il tempo e con il lavoro, il progresso scientifico e la conoscenza, parlano con profondità e immediatezza degli snodi più importanti della nostra cultura. E lo fanno con ricchezza e felicità narrativa, spingendoci a riflettere e a prendere le distanze da quello che supponiamo di sapere, a uscire dai binari di convinzioni e stili di vita che ci rendono infelici. Soprattutto, suggerendoci una nuova idea di libertà.
A chiudere la rassegna sarà il seminario “Raccontare la danza”, organizzato in collaborazione con Positano Danza Festival 2015. Giovedì 3 settembre 2015, alle ore 11,00, presso la Sala Consiliare “Salvatore Attanasio” del Comune di Positano, Frédéric Olivieri, direttore del Dipartimento Danza dell’Accademia Teatro alla Scala, insieme a Silvia Grilli, direttore del settimanale Grazia, e Laura Valente, membro del CIO dell’Unesco e direttore del Dancing post, daranno forma alla riflessione su un insegnamento che oltre ad essere considerato un vero e proprio linguaggio, attinge a nuovi linguaggi per raccontare cos’è la danza oggi.