I nuovi modelli post Covid impongono di concentrarsi sulle mutate necessità incentrate sulla ricerca di una migliore qualità della vita. Il mondo si è rivelato in tutta la vulnerabilità dei suoi sistemi fragili economici, sociali, politici. Analisi e risposte che entrano nel merito, non solo della ricerca della salute fisica, ma del benessere nella sua più totale complessità e che sono contenute nel volume di Domenico Esposito Ideologia della qualità della vita, giunto di recente alla quarta ristampa. Il volume vuole delineare una scienza degli equilibri di stabilità funzionale al benessere personale e territoriale, in pratica una risposta concreta alle questioni a cui oggi gli attuali sistemi non sono in grado di trovare soluzioni adeguate. L’esempio della Sanità, di estrema attualità è illuminante.
“Una Sanità che funzioni in modo efficiente – scrive Esposito – dipende molto anche dall’azione preventiva quartiere per quartiere, quindi la concertazione territoriale è importante, con specifici reparti deputati alla prevenzione a livello locale, che sappiano impartire e consigliare giusti stili di vita, prevenendo patologie importanti, lavorando molto sulla personalizzazione cosicché da consigliare il giusto screening al momento giusto evitando l’ingolfamento dei reparti e lo stress da lavoro, il quale è un fattore di rischio da cui spesso dipendono gli errori e la mala sanità”.
Traspare dal libro l’impegno sociale di Esposito, da anni al fianco dei Movimenti No Global, a favore di un progetto di sviluppo sociale organico ed equilibrato. Fondatore, nel 1998 del giornale Realtà di Napoli, oggi affianca alla sua attività pubblicistica, quella di imprenditore nel settore benessere animale. Ideologia della qualità della vita è un trattato multidisciplinare che si prefissa di porre le fondamenta di una scienza della vita e del benessere relativa all’uomo e al suo vivere nella società di oggi. Analizzando varie scienze e discipline, Esposito mostra quanto ogni idea possa contribuire al benessere e al raggiungimento della qualità della vita sia di ogni singolo che della società stessa. Le scienze analizzate sono la medicina, la matematica, l’economia, la pedagogia, l’ambiente, l’evoluzione della specie. Ognuna di esse fornisce un contributo rilevante al fine ultimo prospettato nel volume, rappresentato dalla costruzione di Riforme Strutturali Paesaggistiche. Queste ultime, nelle intenzioni dell’autore, devono interessare tutti i livelli, tra i quali in primis la politica, che deve essere coinvolta per le applicazioni concrete dell’apparato ideologico, per accrescere la qualità della vita dando opportunità ai cittadini di qualsiasi ambito ed età. Secondo Esposito le Riforme creano favorevoli condizioni d’investimento con un’innovativa e potente progettualità di sviluppo territoriale e delle periferie urbane, accrescendo produttività industriale, agroalimentare e turismo di qualità, per ridurre le disuguaglianze tra sud e nord, tenendo sempre presente la sostenibilità finanziaria. Il volume vuole, quindi, essere un viatico di buone pratiche tese al raggiungimento del bene comune, analizzando e superando i limiti, le incongruenze, le falle, i passi falsi fino ad oggi compiuti. Il fine ultimo dell’opera è una impalcatura su cui costruire una residenza dove l’uomo sia davvero al centro del mondo e della storia.