di Gianni Amodeo
2 giugno 1946, il voto referendario abrogava la forma monarchica dello Stato, istituendo il modello di Stato repubblicano, con la contestuale elezione dell’ Assemblea costituente, a cui era conferita l’ esclusiva e basilare funzione politica di elaborare e redigere la Carta costituzionale, presidio e ordinamento della Repubblica italiana, nel rispetto della volontà del popolo italiano che si era espresso per la prima volta secondo le modalità del suffragio universale, nell’osservanza della parità di genere. Era l’approdo del processo apertosi, nel 1861 con la proclamazione del Regno d’Italia, per un’Unificazione politica e sociale più dichiarata ed enunciata in linea più teorica che reale.
27 dicembre 1947, la Carta costituzionale – testimonianza e sintesi di forti idealità ancorate ai principi della democrazia parlamentare nel disegno e nella configurazione di una società aperta e plurale, giusta e libera-, era promulgata, con la sottoscrizione del presidente provvisorio della Repubblica, Enrico De Nicola, entrando in vigore nel primo gennaio del 1948. Ed ha orientato il laborioso, ma risoluto cammino dell’Italia ri-nata, dopo la tragedia della seconda guerra mondiale, verso gli orizzonti della modernizzazione nello spirito delle democrazie liberali, attestandosi sui versanti delle scelte di campo filo–occidentali e filo– atlantiche; orizzonti di modernizzazione,con cui si è resa – ed è ben coerente su questa linea nei tempi correnti del Terzo Millennio– fin dagli anni ’50 del secolo scorso com–partecipe e co–protagonista dei processi comunitari che vanno oltre gli Stati nazionali di stampo ottocentesco; quei 27 Stati nazionali, di cui l’Unione europea dell’economia sociale del mercato e della moneta unica costituisce un’espressione significativa, ancorché incompiuta nello sbocco di prospettiva che le coessenziale per la proclamazione degli Stati Uniti d’Europa.
2 giugno 2022. Compie 76 anni, la Repubblica, in cui la società, il popolo italiano si identificano e si riconoscono. E li compie in stato di convalescenza, ritrovando gradualmente quegli impulsi di vitalità che compongono i valori e la tara della normalità nella civile convivenza, ch’è restata frammentata e sospesa in lockdown e restrizioni varie, sotto gli effetti delle criticità drammatiche ed emergenziali, generate dai contagi della Sars–CoV–2, protrattesi a spirale nel mondo dalla fine del 2019 a marzo scorso. Un arco di tempo, terrificante nel 2020, trascorso in condizione di interregno, per dir così, nel 2021, per imboccare gli sbocchi di relativa sicurezza socio–sanitaria, nei nostri giorni, in virtù della Grande mobilitazione della ricerca scientifica e della medicina, coinvolgendo il pubblico e il privato, in tutt’uno con le Istituzioni nazionali e internazionali, permettendo di realizzare importanti e capillari campagne di vaccinazioni di contrasto al Covid–19.
Lo spirito della Grande mobilitazione anti–coronavirus rappresenta per se stesso una lezione di vita, di cui far tesoro; e, se si vuole, costituisce certamente un prezioso monito di operosa coesistenza pacifica, che l’umanità può far proprio, traendolo appunto dalla tragedia pandemica contemporanea, se solo si commisura con le implacabili e inesorabili devastazioni delle pesti e delle pandemie che hanno sconvolto il mondo nel passato.
Ultima in ordine di cronaca, la spagnola che tra il ’18 e il ’22, combinandosi con le vicende della Grande guerra, imperversò e infierì,lasciando milioni di vittime umane.
Sono spunti cronachistici e forse anche di riflessione, che interpellano le coscienze e le sensibilità proprio sui principi e valori etici della solidarietà e del primato della dignità della persona umana, che pervadono la Carta costituzionale. E piace ricordare il 76. mo compleanno della Nascita della Repubblica italiana, con la pubblicazione delle foto del Forum, indetto dal Circolo L’Incontro, svoltosi nel luglio del 2021, nella Villa comunale, nella piccola comunità cittadina, a Baiano, Tema del Forum, la Costituzione e le donne.
Ne furono protagoniste, l’avvocata Enza Luciano, consigliere provinciale di Avellino per la parità di genere, la prof.ssa Luigia Conte, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Manzoni” di Mugnano del Cardinale– Sirignano –Quadrelle, l’avvocata Chiara Cacace, capo-gruppo consiliare di minoranza per Cambia Avella, la dott.ssa Giusy De Laurentiis, direttrice amministrativa dell’Istituto comprensivo Nuova Europa di Afragola, l’avvocata Antonella Crisci, assessore alle politiche sociali e giovanili di Baiano, l’avvocata Beatrice Colucci, tra le candidate più votate per Fratelli d’Italia alle “Regionali” del 2020. Coordinatrice, la professoressa Luciana Sorbini. Un parterre di alta qualità e professionalità, animando con acutezza di riflessioni e sicurezza argomentativa il Forum.
E dire che fino a mezzo secolo fa, nel territorio dell’ Unione intercomunale della Valle dell’Alto Clanio, si contavano con le dite di una mano le donne con laurea.