Ha fatto notizia e destato scalpore la vicenda del postino di Vicenza, originario di Napoli, che dal 2010 aveva pensato bene di non consegnare più le lettere. Una sorta di sciopero dal lavoro di portalettere che in 8 anni lo aveva portato ad accumulare buste per un peso di 573 kg stipate in 43 cassette postali. Ma c’è un’altra particolarità legata riscontrata dai carabinieri che hanno fatto l’incredibile scoperta e ha a che vedere con i luoghi in cui queste lettere venivano conservate. Sì, perché se è vero che la maggior parte veniva custodita nel garage, nascosta dietro materassi e cartoni, lo è altrettanto che ad un certo punto il postino ha iniziato ad accatastare lettere anche in soggiorno. Mancanza di spazio in garage o una mania da accumulatore seriale, un voler avere sempre a portata di mano quelle lettere che avrebbe dovuto consegnare?
Le indagini di Vicenza hanno avuto inizio da un semplice ritrovamento di alcuni volontari dell’Ecocentro di Breganze, in pratica sono state rinvenute 25 cassette di colore giallo di proprietà di Poste Italiane contenente una serie di invii postali provenienti tutte dallo sgombero di un garage precedentemente in uso dal postino “smemorato”. A quel punto sono scattati gli accertamenti degli investigatori della Polizia Postale in contatto con le Comunicazioni di Venezia e la Fraud Management Nordest di Poste Italiane: come abbiamo raccontato anche qui sotto, a colpire è il numero di posta ritrovata, il pazzesco computo di 572,67 chili in 43 cassette postali. Nel video rilasciato dalla Polizia, si può vedere il momento dell’arresto e soprattuto le immagini impressionanti delle lettere e corrispondenza ritrovate: un “record” triste e incredibile che avrà fatto storcere più di un naso ai tantissimi “truffati” dall’azione folle di questo portalettere. Anzi, “nonportalettere”.