Sono 155mila i bambini che in Campania vivono in uno stato di povertà assoluta. Le richieste alla Caritas sono aumentate del 20% e sono quasi sempre fatte da donne tra i 40 e i 49 anni. In Irpinia, secondo l’Asl, non ci sono casi di accattonaggio o povertà estrema, di sottonutrizione o emarginati sociali. Ma sempre più ex imprenditori si rivolgono alla Caritas per un pasto caldo. In generale le categorie più attenzionate restano gli anziani soli, le famiglie monoreddito, separati, divorziati, precari ed ex imprenditori. Sono i dati che si evincono dal rapporto sulle povertà presentato stamane dalla Caritas a Palazzo Caracciolo. Il vescovo di Avellino Mons. Francesco, ha rivolto un appello: “Occorre fiducia per invertire quella spirale di decadimento che ormai pare essere insita nella nostra società. Il senso della comunità, della rete, va alimentato. Occorre sostenere la gratuità dell’impegno. La gente oggi soffre per mancanza del lavoro. A me personalmente arrivano richieste d’aiuto. Io riesco a fare ben poco se non prestare ascolto, però resta un problema di cui dobbiamo farci carico tutti”. Erano presenti all’incontro anche il presidente della Provincia Domenico Gambacorta, Carlo Mele della Caritas, Mario Ferrante, direttore generale dell’Asl di Avellino, e le Fiamme Gialle irpine. Il numero uno di Palazzo Caracciolo ha comunicato che la Provincia ha stanziato 40mila euro. “Si tratta di una goccia nel mare. Abbiamo però voluto riprendere l’iniziativa intrapresa dall’ex commissario Coppola con le aziende agroalimentari irpine per garantire una distribuzione più completa di generi alimentari alla Caritas”.