Caro Segretario, mi trovo a scrivere dopo la cocente sconfitta dello scorso 25 Settembre, anche se ne avrei fatto a meno. Oggi ci interroghiamo tutti sulla necessità di rifondare o meno il partito, chi in un modo o chi nell’altro, ed io anche mi trovo a pensarla ugualmente. Ma il problema che voglio guardare io è più a livello locale.
Se guardiamo i risultati nella provincia di Avellino, non possiamo certo lamentarci, ma non significa che tutto funziona alla perfezione, a partire dai circoli locali che dovrebbero essere il fiore all’occhiello del nostro partito.
Faccio un esempio che vivo ormai da anni, di persona, da militante, a Prata di Principato Ultra.
L’Amministrazione Comunale è quasi tutta tesserata PD, l’opposizione pure e siamo l’unica forza politica presente con una sezione ormai da anni. Il segretario del circolo del PD ha fatto il viceSindaco per un anno con l’attuale Amministrazione Comunale.
Il risultato elettorale a Prata è stato buono ma sicuramente non per merito degli amministratori tesserati del partito.
A Prata hanno la tessera del Partito Democratico il vicesindaco, l’assessore, due consiglieri comunali di maggioranza, due di minoranza, le loro famiglie e pure il sindaco ricopre un ruolo istituzionale in un ente di servizio per espressione di un consigliere regionale a quell’epoca rappresentate del Partito Democratico.
Alle ultime elezioni politiche hanno tutti fatto campagna elettorale, senza nascondersi, per la destra o per il Movimento 5 Stelle facendo felici i rappresentati storici delle due parti politiche che hanno sentitamente ringraziato per il supporto.
Non sarebbe da interrogarsi se queste figure debbano essere invitate alla porta e fare spazio alle nuove generazioni che vogliono fare politica?