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Secondo posto e menzione speciale per il progetto presentato dall’ITIS Dorso di Avellino nell’ambito della seconda edizione del “Premio Scuola Digitale 2019/2020”.
La manifestazione, finalizzata a favorire l’eccellenza ed il protagonismo delle scuole italiane e degli studenti nel settore dell’innovazione didattica digitale, si è svolta presso il Convitto Nazionale “Pietro Colletta” di Avellino.
Alla competizione hanno partecipato le istituzioni scolastiche di Avellino e provincia, con il coinvolgimento di gruppi di studenti del primo e del secondo ciclo che hanno proposto e/o realizzato progetti di innovazione digitale, caratterizzati da un alto contenuto di conoscenza, tecnica o tecnologia, anche di tipo imprenditoriale, sia di una forte innovazione didattico/metodologica.
Il progetto presentato dall’ITIS Dorso, diretto dalla Dirigente Gabriella Pellegrini, ha ottenuto il secondo premio nella competizione provinciale, e primo tra le scuole di Avellino, riportando una menzione speciale che ha dato il giusto valore al lavoro effettuato dai ragazzi del corso d’informatica.
Nel dettaglio, i ragazzi del professore Giovanni Visciano e del professore Marco Cillo, accompagnati dal professore Alberico Mitrione, hanno realizzato un progetto, con finalità formative e professionalizzanti, che si pone l’obiettivo di approfondire la conoscenza del patrimonio storico artistico della Città di Avellino, sensibilizzando gli studenti alla custodia, alla tutela e alla valorizzazione del Bene Comune attraverso il campo dell’educazione ai beni culturali e della loro gestione.
L’idea progettuale si inserisce nella linea pastorale della Diocesi di Avellino, per promuovere una più incisiva attenzione al mondo giovanile, attraverso l’individuazione delle vocazioni professionali, accompagnando il giovane, attraverso una preparazione graduale, nell’inserimento nel mondo del lavoro, rendendolo protagonista consapevole del proprio futuro. Il progetto nasce anche dalla volontà di far conoscere e rendere maggiormente consapevoli i giovani della nostra provincia della qualità e della quantità dei beni culturali in nostro possesso. Esso si propone di recuperare il sentimento di appartenenza e creare un’attenzione diversa verso i propri luoghi poco conosciuti, ma che possono rappresentare una grande risorsa.
Gli studenti dell’I.T.T., per ogni spazio architettonico, hanno realizzato un QR Code che rimanda a pagine web descrittive degli oggetti esposti. La descrizione degli oggetti è stata recuperata dalla banca dati delle opere d’arte presente in diocesi. Il visitatore inquadrando il QR Code con il proprio smartphone potrà attivare un percorso museale. Tale lavoro mira ad acquisire e catalogare tutti i beni artistici-culturali della città e di tutta la provincia, in modo da valorizzare tutto il patrimonio culturale esistente sul territorio. Il lavoro che i ragazzi hanno effettuato avrà una seconda fase d’implementazione con lo scopo di digitalizzare e georeferenziare percorsi turistici ambientali con l’aiuto del team del dipartimento di scienze e biotecnologie dell’istituto Guido Dorso.