LA COMMEDIA, IN PRIMA NAZIONALE, SARA’ IN SCENA DAL 21 NOVEMBRE AL 17 DICEMBRE
di Gianni Amodeo
Una “Stagione” che si annuncia con variegati profili e contenuti, quella del 2017\2018 per il Teatro stabile di Torino, tra i sette che in Italia si fregiano del riconoscimento della caratura nazionale per il prestigio, la levatura delle scelte e la qualità della programmazione che propongono di anno in anno; riconoscimento, conferito ai “Magnifici Sette” dal Ministero per i beni, le attività culturali e il turismo che ne attesta la conclamata attitudine e sperimentata efficacia nel veicolare e diffondere cultura, da autentico ed efficace testimonial d’arte scenica.
E’ un ruolo che lo “Stabile” onora al meglio, come evidenzia la “Stagione”, appena presentata ufficialmente. E’ composita ed articolata nella ricca gamma di sedici produzioni, ventinove spettacoli ospiti e ventiquattro spettacoli per la kermesse Torinodanza; sono “numeri”, che traducono le valenze di un impegno notevole di lavoro culturale, in linea con le coordinate di un progetto che costituisce un ben strutturato work in progress proponendo eventi di sicura valenza attrattiva, coniugando Teatro e Danza. Un progetto, che “fa sistema” e si rapporta alla rete delle strutture-location che fanno tutt’uno con lo “Stabile” di piazza Carignano sono il Teatro “Gobetti” e le Fonderie Limone di Moncalieri, con gli annessi Teatri di prova e per la lirica. Un “sistema”, che funziona anche come struttura aziendale con vari laboratori artigianali per l’allestimento degli spettacoli ed é strettamente correlato, a sua volta, con l’Università degli Studi del capoluogo piemontese, costituendo uno dei più interessanti poli di cultura a livello europeo e internazionale.
Al centro della “Stagione” le opere degli autori classici di tutte le età, così come riverberano nella civiltà occidentale e in quella orientale, secondo lo stile e la vocazione degli orizzonti aperti “Stabile”, rivisitandone i temi nell’aderenza ai testi che fanno da specchio e risonanza delle realtà e dei costumi sociali dei tempi “narrati”, ma anche “leggendoli” con lo sguardo e lo spirito dei nostri giorni. A far da vetrina della nuova programmazione, la Playlist che propone i volti dei registi, degli attori e dei coreografi che daranno vita e anima all’ampio ventaglio di spettacoli e di esibizioni che andranno in scena, ad iniziare da settembre. Una Playlist parlante e che testimonia il respiro largo e intenso della “Stagione” in dirittura d’arrivo.
Tra gli “scatti” fotografici spicca quello di Andrea Gurmani che rappresenta l’immagine di Beatrice Vecchione, la giovane attrice baianese, che sarà tra le protagoniste de “Le baruffe chiozzotte”, la commedia di Carlo Goldoni, l’autore del teatro–mondo che innovò il linguaggio delle scene. Reso in versione italiana da Natalino Barlasso, il testo goldoniano sarà proposto, in prima nazionale, dal 21 novembre al 17 dicembre, per la regia affidata a Jurij Ferrini. La commedia é un garbato e piacevole affresco che racconta le schermaglie amorose di un gruppo di pescatori e delle loro donne, in un gioco di affetti semplici e sincere emozioni ed è ambientata a Chioggia.
Beatrice Vecchione con la recitazione nella “prima nazionale” de “ Le baruffe chiozzotte” infila un’altra brillante perla nella già lunga collana delle interpretazioni, che l’hanno vista in scena nei maggiori teatri italiani ed esteri, con la straordinaria tournée della scorsa estate in Cina. Un percorso, in cui, poco più che ventitreenne, sta letteralmente bruciando le tappe per una carriera che la rendono una delle attrici più interessanti nelle giovani generazioni. Un percorso, ancorato ad una formazione culturale, i cui capisaldi sono nella classicità greca e romana, con tanta dedizione per l’opera di William Shakespeare.
Di uno dei migliori e più significativi testi del Bardo dell’età elisabettiana- “Come vi piace”- l’attrice è stata interprete la scorsa estate nell’Arena di Verona. Ed è già impegnata nella preparazione interpretativa di altri due testi, tra i più celebri e popolari del Bardo, quali sono “Sogno di una notte di mezza estate” e “Romeo e Giulietta”, con la regia affidata rispettivamente a Leonardo Liti e a Marco Lorenzi. Nella rappresentazione del “Sogno” interpreterà il ruolo intrigante e giocoso di Ermia vezzosa damigella e nella storia dei due giovani amanti, sarà Giulietta.
L’attrice coniuga l’attività professionale con quella di volontariato civico e solidale. E conserva legami profondi con la realtà del territorio, soprattutto di Baiano e Sperone. E le immagini di repertorio, si riferiscono alla sua partecipazione al meeting-dibattito, svoltosi nei locali del Circolo “ L’Incontro”, a febbraio scorso, incentrato sulla funzione sociale e di promozione culturale per l’area dell’ Unione intercomunale del Baianese e dell’ Alto Clanio; meeting, in cui si focalizzarono le esperienze delle compagnie “Mela”,”Zigo–Zago” e “ I SognAttori”, che con grande spirito di volontariato promuovono la cultura dell’interpretazione e della scenografia, senza particolari supporti economici delle istituzioni locali. E con una sola location utilizzabile qual è quella del “Biancardi” di Avella. Tra gli animatori del meeting, Riccardo D’Avanzo, Franco D’Anna, Carmine Festa, Salvatore Sgambati e Franco Scotto.