Sabato 23 novembre, in occasione del 44° anniversario del terremoto a Grottaminarda si terrà la presentazione del libro di Generoso Picone “Paesaggio con rovine. Irpinia, un terremoto infinito”, edito da Mondadori per la collana “Strade Blu”.
L’appuntamento è per le ore 17:00 nella sala consiliare “Sandro Pertini” e vuole essere un momento di riflessione sulla realizzazione dell’atteso sviluppo del Sud e delle aree interne.
Interverranno: Marcantonio Spera, Sindaco di Grottaminarda, Enrico Franza, Sindaco di Ariano Irpino, Nicola Cataruozzolo, già Presidente dell’Anpas Grottaminarda, Giancarlo Blasi, Ingegnere, Ugo Morelli, Psicologo, studioso di scienze cognitive DIARC Federico II di Napoli e naturalmente l’autore, Generoso Picone, scrittore e giornalista de “II Mattino”.
L’iniziativa gode del patrocinio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, de “Il CeRVEnE” Centro Regionale veterinario per la prevenzione e gestione delle emergenze, dell’Azienda Sanitaria Locale di Avellino, oltre che del Comune di Grottaminarda.
«Ci è sembrato il modo migliore per sottolineare la data del 23 novembre – afferma l’Assessora delegata alla Protezione Civile, Doralda Petrillo – un anniversario sempre duro da affrontare, ma in questo caso vogliamo parlarne con una prospettiva ottimistica, dall’analisi degli errori del passato effettuata in maniera eccellente da Generoso Picone, trarre insegnamento per crescere e risollevare le sorti di questo territorio. Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare».
«È un libro interessantissimo – aggiunge il Sindaco Marcantonio Spera – è una fotografia sociale, culturale, economica e politica della ricostruzione del post terremoto del 1980, impietosa per certi versi, e quantomai attuale alla luce delle problematiche che stanno affliggendo le cosiddette zone interne.
Rappresenta pertanto uno spunto di riflessione importante per quello che sarà il futuro prossimo di queste zone, in attesa del miracolo economico legato alla Stazione Hirpinia e alla Piattaforma Logistica e quindi al viraggio di una politica che è stata disattenta, distratta e che nonostante l’impiego di capitali enormi nel post terremoto non è riuscita ad invertire la tendenza allo spopolamento e al degrado economico. Adesso il riscatto delle nostre zone è alla portata – conclude Spera – bisogna lavorare bene per la costruzione di questo atteso sviluppo».