È stata rinnovata la convenzione tra Arpac e il “Gaetano Rummo” di Benevento per il monitoraggio della legionella all’interno degli impianti dell’ospedale. È un’attività che viene svolta ogni anno, il cui scopo è evitare che all’interno degli ambienti ospedalieri possa essere contratto il “morbo del legionario”, una malattia infettiva che in casi particolari può avere esiti letali.
Nell’arco del 2018 l’Agenzia preleverà 230 campioni di varie matrici ambientali, tra cui duecento campioni di acqua degli impianti idrici, per controllare se nelle condutture e in altri impianti dell’ospedale possa annidarsi la legionella, il batterio responsabile della malattia. L’accordo, che ha durata annuale, è stato stipulato dai due Enti per la prima volta nel 2003: all’agenzia ambientale spettano campionamenti e analisi, all’azienda ospedaliera tocca stilare il piano di sorveglianza ed effettuare eventuali misure di bonifica.
Il rinnovo della convenzione con il Rummo è stato voluto dal direttore generale del nosocomio beneventano, Renato Pizzuti, e dal commissario straordinario Arpac, Stefano Sorvino, in ragione della valenza di questo accordo che contribuisce a rafforzare la prevenzione sanitaria in ospedale. L’Agenzia, con il suo Laboratorio di riferimento regionale per la legionellosi, diretto da Anna Maria Rossi, situato a Salerno, collabora alla sorveglianza ambientale preventiva della legionella in diverse strutture sanitarie campane, tra cui l’azienda ospedaliera Giuseppe Moscati di Avellino e i presìdi ospedalieri dell’Asl di Salerno.