Prosegue l’attività del Comando Provinciale di Avellino a tutela dei consumatori: nei giorni scorsi, diverse pattuglie dei reparti dipendenti, hanno posto in essere molteplici controlli sulla corretta esposizione dei prezzi dei carburanti, da parte dei titolari degli impianti automatici di distribuzione. I controlli, estesi sul territorio provinciale, hanno riguardato 27 distributori, constatando 8 irregolarità, specificamente, ad alcune pompe di rifornimento dei Comuni di Ariano Irpino, Grottaminarda, Mirabella Eclano, Fontanarosa, Montecalvo Irpino e Carife. La percentuale delle irregolarità contestate nei citati Comuni, è risultata essere superiore all’80%. Un malcostume diffuso, dunque, teso a trarre in inganno i consumatori che, convinti dai più bassi prezzi stabiliti per il “self-service”, gli unici ad essere esposti sulla strada, decidono di rifornirsi al distributore, che, però, “al servito” pratica prezzi differenti, più alti. Eclatante è il caso di un benzinaio che, la notte, pur pubblicizzando esclusivamente i prezzi “self service”, manteneva in attività la pompa con i prezzi relativi al “servito”, in modo da riuscire a “scucire” al consumatore sprovveduto, che si fosse rifornito a tale colonnina, un prezzo più alto, per litro, di carburante erogato. Ciò, è in assoluta violazione del Codice del Consumo, di cui al D.Lvo n.206 del 2005, il quale prevede che “i prezzi dei prodotti petroliferi, esposti e pubblicizzati presso gli impianti automatici di distribuzione, devono essere esclusivamente quelli effettivamente praticati ai consumatori. È fatto obbligo di esporre in modo visibile dalla carreggiata stradale i prezzi praticati al consumo”. Ancora una volta, la Guardia di Finanza si schiera a tutela dei consumatori e di tutti quegli imprenditori ossequiosi delle regole, i quali debbono subire, a causa dalle pratiche scorrette dei loro diretti concorrenti, una perdita di clientela e, conseguentemente, di guadagni.