Napoli festeggia il primato italiano per numero di enoteche con un brindisi organizzato ieri pomeriggio a Palazzo San Giacomo da Coldiretti Campania, alla presenza del sindaco Luigi de Magistris. Un segnale di grande interesse per il comparto vitivinicolo legato alla ricerca di qualità e al crescente flusso turistico. Hanno partecipato i rappresentanti di Consorzio Tutela Vini d’Irpinia, Sannio Consorzio Tutela Vini, Consorzio Tutela Vini Vesuvio, Consorzio Tutela Vini Campi Flegrei Ischia e Capri, Consorzio di Tutela Vita Salernum Vites. Da un’analisi di Coldiretti e della Camera di Commercio di Milano è emerso un dato in forte crescita del consumo di qualità del vino in Italia, con la città di Napoli che conquista il podio con 546 enoteche, seguita da Roma con 482 e Milano con 264.
A fare gli onori di casa è stata Flavia Sorrentino, delegata all’Autonomia della Città di Napoli, che ha voluto con questo omaggio proseguire nel progetto di promozione dei prodotti territoriali avviato dal Comune. Ha portato i saluti della Coldiretti il direttore regionale Salvatore Loffreda, che ha riconosciuto lo sforzo compiuto dalla città nel dare spazio alle iniziative di promozione, auspicando che Napoli possa essere la capitale dell’agroalimentare del Sud Italia. Ha poi preso la parola il professor Piero Mastroberardino, interpretando i sentimenti di tutte le importanti aziende vitivinicole presenti. La sfida vera del comparto – ha sottolineato Mastroberardino – è trasferire ai consumatori la comprensione dello sforzo che c’è dietro la produzione del vino, per cui diventa di fondamentale importanza tutto il lavoro immateriale, come la comunicazione e quindi il ruolo dell’enoteca che spiega il vino e non lascia mai un bicchiere senza racconto. Verso questo obiettivo – ha concluso – aiuta il ruolo attrattivo di Napoli, che è forte e piace sempre di più.
Il sindaco de Magistris, nel ringraziare per l’iniziativa, ha voluto ricordare il successo clamoroso del Villaggio Coldiretti a Napoli. Ha poi evidenziato che Napoli è la città italiana che è cresciuta di più in cultura e turismo, confermando la necessità di un forte lavoro di comunicazione e di messa in rete delle eccellenze. Abbiamo dati in crescita impressionanti – ha evidenziato il sindaco – come quelli dell’aeroporto di Capodichino, ma occorre guardare ad un sistema efficace di collegamenti che apra le porte alla scoperta di tutto il territorio regionale. Un trend enorme si è messo in movimento, cambiando la narrazione di Napoli e della Campania, vittime di affermazioni ingenerose a cui occorre rispondere con la voglia di fare che tutti i settori stanno dimostrando.
La crescita del settore vitivinicolo in Campania – evidenzia Coldiretti – deriva anche da una decisa propensione ad un approccio qualitativo. In questi numeri c’è il flusso turistico imponente che sta interessando i principali attrattori culturali del territorio. Italiani e stranieri abbinano sempre più l’esperienza turistica classica all’enoturismo. Il primato nazionale della città di Napoli dimostra quanto spazio di interesse possa esserci per i nostri vini. Una tendenza che conferma una decisa svolta verso uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre all’assunzione sregolata di alcol. Lo dimostra – conclude Coldiretti – il boom dei corsi per sommelier, ma anche il numero crescente di giovani che si informa sulle caratteristiche dei vini attraverso una degustazione consapevole. Nell’ultimo anno 16,1 milioni di italiani hanno partecipato ad eventi, sagre, feste locali legate in qualche modo al vino e tra questi molti giovani, a dimostrazione della capacità che ha il nettare di Bacco di incarnare valori immateriali e simbolici collocandosi sulla frontiera più avanzata di un consumo consapevole, maturo, responsabile, molto orientato alla qualità materiale e immateriale del prodotto.