Un clima da Festa Popolare, come quelle che ci portiamo scritte nel nostro DNA. Così si potrebbe descrivere sintetizzando l’esperienza vissuta gli scorsi 11, 12 e 13 marzo dalla Pro Loco Nola in Abruzzo, ospiti della Compagnia di Tradizioni Teatine in occasione della Festa delle Bambole Volanti. Un meeting tra le regioni e le comunità dell’Italia centro – meridionale accomunate dalle tradizioni quaresimali e in particolare dalla rappresentazione simbolica di questo lungo periodo di astinenza, la vecchia in lutto che con le sue 7 piume scandisce il tempo che manca alla fine dei digiuni.
La manifestazione, quest’anno alla sua seconda edizione, è nata sotto la direzione organizzativa di Francesco Giovanni Maria Stoppa, direttore del Centro di Antropologia Territoriale per il Turismo dell’Università di Chieti e presidente della Compagnia di Tradizioni Teatine, e con il molisano Laboratorio tra Nuvole e Balconi di Angela Cicora, che hanno invitato a partecipare a una tavola rotonda di confronto e ricerca sulla “Quarantana” e sulle tradizioni popolari delegazioni provenienti dalla Puglia, dalla Basilicata, dalla Calabria e dalla Campania: l’Associazione Passione e Tradizione di Molfetta e la Confraternita del SS. Sacramento di Castellaneta, la Pro Loco di Montascaglioso, il gruppo di Catanzaro e la Pro Loco Nola.
Il convegno “La Festa delle bambole volanti, un rito antico che rinasce”, tenutosi sabato 12 presso il Palazzo Baronale di Torrevecchia Teatina, è stato introdotto dal direttore dell’Archivio di Stato di Chieti, Antonello De Bernardiniis, che ha fatto una premessa di metodo inerente la “Ricerca delle fonti per la storia delle tradizioni”. Relatori per la Pro Loco Nola Città d’Arte sono stati Antonio Fusco e Giuseppe Trinchese, testimoni complementari del rito della “Quaravesema nell’Area Nolana”, titolo della discussione che hanno presentato.
I due relatori, con Giuseppe Bianco e Antonio Del Piano, sono stati ospiti presso le abitazioni dei membri della Compagnia Teatina, insieme agli intervenuti dalle altre parti di Italia, in un clima di proficua convivialità. Il viaggio è stato inoltre occasione per far conoscere l’intero patrimonio di tradizioni popolari nolane, tra cui la Festa dei Gigli, che ha suscitato grandi entusiasmi tra i diversi partecipanti. “È stata un’esperienza sorprendentemente bella” racconta Giuseppe Bianco, vicepresidente della Pro Loco Nola “un vero scambio culturale tra comunità fiere delle proprie tradizioni e che si impegnano con serietà e, allo stesso tempo, con estrema naturalezza nel tramandarle. Un incontro positivo che non deve rimanere un episodio”.
Durante la tre giorni la delegazione che ha rappresentato la Campania ha vissuto sulla propria pelle le diverse usanze della Quarantana, quali il Corteo delle Vecchie e la Spezzatura della Pupa, e preso parte a numerosi momenti conviviali, che hanno permesso di constatare la proverbiale ospitalità degli Abruzzesi e della cittadina di Torrevecchia, a partire dal primo cittadino Katja Baboro. Un’accoglienza familiare e calorosa che ha avvalorato ancora di più l’esperienza di studio maturata con il convegno.