Presentata a Palazzo di Città la terza edizione del festival itinerante di Koinè Art Lab, con Giöbia, Al Doum & The Faryds, Saroos e tanti altri
Questa mattina si è svolta nella sala stampa del Comune di Avellino la presentazione di Rainy Days, il festival club-to-club a cura dell’Associazione Koinè Art Lab che si terrà dal 7 al 10 dicembre in alcuni dei più importanti locali della città.
Come ha spiegato Milena Sanfippo di Koiné Art Lab, la peculiarità di Rainy Days sta nella sua natura errante che, come molti hanno potuto esperire nel corso delle due precedenti edizioni, incoraggia il pubblico a spostarsi da un posto all’altro, anche durante la stessa serata: «Ci siamo resi conto che l’inverno ad Avellino è più duro che altrove. Non tanto per le condizioni meteorologiche, che a nostro modo di vedere sono solo una scusa per prestare il fianco alla pigrizia, quanto per lo scarso spirito di comunità di chi vive la città. Con Rainy Days vogliamo che le persone escano fuori dai posti in cui abitualmente si rintanano per incontrarne altre, parlarsi, e magari conoscersi. Questo, per dirlo con una metafora, è il modo più semplice e allo stesso tempo più efficace per dimostrare che c’è vita su Marte.»
Le ha fatto eco Valentina Colantuoni: «Anche se molti conoscono Koinè Art Lab solo per il Mas Fest (ndr: il festival giunto alla dodicesima edizione che si tiene tradizionalmente alla fine di giugno presso Parco Santo Spirito), l’associazione si riunisce regolarmente tutto l’anno. Ognuno mette a disposizione del gruppo parte del proprio tempo e le proprie competenze, con l’obiettivo di generare ricadute reali e concrete sulla vita della città. Nel caso specifico di Rainy Days – continua Colantuoni – vogliamo far capire che una vita notturna più vivace e meglio ponderata fa scaturire vantaggi per tutti: da un lato c’è il pubblico che ha maggiori e migliori occasioni per trascorre il proprio tempo libero, dall’altro ci sono i locali che, in virtù del flusso positivo, possono costruire proposte musicali più interessanti senza ostacolarsi a vicenda.»
Sembrerebbe, come confermato da Luca Caserta del Godot Art Bistrot, un meccanismo in cui vincono tutti: «Per il mio locale questa sarà la terza edizione al fianco di Rainy Days. Crediamo fermamente nel progetto fin dall’inizio e, effettivamente, ho potuto constatare in prima persona come i rapporti con gli altri gestori siano cambiati in meglio, all’insegna della cooperazione. Sono certo che il coinvolgimento di nuove realtà come Garofalo Winery, Gelosia e Fralù Cafè, non potrà che far bene.»
E una prova della bontà della formula sta nel fatto che il festival club-to-club sarà preceduto da un’interessantissima anteprima:. «Quest’anno – dichiara Yuri Capone del Why Not – il mio e e gli altri locali che sostengono Rainy Days sin dall’inizio hanno voluto fare qualcosa in più per il festival. Le tre anteprime di oggi e domani sono il nostro modo per dire grazie a Koinè Art Lab.» L’appuntamento con la prima preview di Rainy Days è stasera, venerdì 2 dicembre, alle 22:30 al Why Not, dove saliranno sul palco i Noise of Trouble. Domani, sabato 3 dicembre, invece, Bruno Segalini presenterà “Fiamme rock’n’roll. Romanzo veridico sullo sgombero del Leoncavallo, 1989” (Shake Edizioni) alle 19:00, presso il Godot Art Bistrot; i Gomma e i The Exploders Duo, invece, suoneranno al Black House Blues alle 22:30.
Un’anteprima, dunque, all’insegna della qualità e quindi perfettamente in linea con gli alti standard a cui ci ha abituati in questi anni Koinè Art Lab. La direzione artistica è stata affidata ancora una volta a Raffaele Villiam Pulzone: «Collaborare con i ragazzi di Koiné è un vero onore, oltre che un immenso piacere. Se riusciamo a portare ad Avellino grandi artisti non è solo merito della nostra profonda passione per la musica e della nostra indole programmatrice che ci porta a iniziare a lavorare con molti mesi di anticipo rispetto alle date del festival, ma anche di ciò che siamo riusciti a costruire nel tempo: qualcosa di meraviglioso che va oltre il festival in sé per sé e che mi piace definire una specie di aurea avvolgente, fatta di amore per il bello e attenzione ai dettagli. D’altronde, basta guardare il video promozionale a cura di Marco Cucciniello e Michele Capaldo per capire a cosa mi riferisco: un piccolo capolavoro.»
E di piccolo capolavoro si può parlare anche riferendosi al cartellone costruito, con ben otto concerti di artisti internazionali e nazionali, tutti ad ingresso gratuito. Si comincia Mercoledì 7 dicembre con i Plastic Man al Fralù Cafè (ore 22:30) e si prosegue con i Giöbia al Why Not (ore 23:30). Giovedì 8 dicembre, invece, la serata si aprirà con gli Sherpa al Godot Art Bistrot (ore 22:30) e continuerà con i Sex Pizzul da Gelosia. Venerdì 9 dicembre, poi, Jess Williamson suonerà al Garofalo Wine (ore 22:30), mentre Saroos e Sequoyah Tiger saranno al Godot Art Bitrot (ore 23:30). Sabato 9 dicembre, infine, i concerti dei Telepathic DreamBox al Why Not (ore 22:30) e di Al Doum & The Faryds al Black House Blues (ore 23:30) chiuderanno l’edizione 2016 del festival che, ancora una volta godrà del patrocinio morale dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Avellino.
«È una iniziativa positiva che porta nella città di Avellino una proposta musicale giovane e innovativa ma che richiamerà anche un pubblico non più giovane – spiega l’Assessore alle Politiche culturali Bruno Gambardella – Il Comune di Avellino non poteva non affiancare una iniziativa del genere che in maniera del tutto gratuita offre questa occasione musicale. Un plauso va sicuramente ai ragazzi e all’Associazione con la quale è nata da tempo una collaborazione proficua e propositiva. Un programma di altissima qualità con artisti di grande valore che sicuramente creeranno attrazione; una occasione per promuovere il territorio cittadino. Anche il nome è molto carino, questo richiamo alla pioggia di cui noi avellinesi spesso ci lamentiamo e che invece diventa risorsa e occasione per uscire di casa e socializzare. Un evento che avrà ricadute positive anche sull’economia e sul commercio cittadini. Quindi un momento per rivitalizzare la città e accogliere le istanze e le aspettative della popolazione in un periodo dell’anno che ci introduce al Natale,festività particolarmente attesa dagli avellinesi e che per tradizione è caratterizzata da diversi eventi».