Dopo aver «scoperchiato» il caso Clinica Parco degli Ulivi, con la Regione Campania che ha dovuto ammettere di non avere tra le sue priorità la riqualificazione della struttura acquisita quattordici anni fa a Moschiano dall’Asl, Giuseppe Rubinaccio, esponente provinciale del Mir apre subito un nuovo fronte. Anzi sarebbe il caso di dire riapre un nuovo fronte. Quello del Centro di Protezione Civile di Via Fusarelle a Lauro, da tempo oggetto di impegni e attese da parte della comunità del Vallo, che allo stato non sono state ancora portate avanti dalla Regione Campania. «Non ci fermiamo- assicura Rubinaccio- e dopo la pentola Parco degli Ulivi porteremo all’attenzione del consiglio regionale anche quella del Centro di Protezione Civile di Via Fusarelle di Lauro. E’ come nel caso della struttura sanitaria uno scandalo che non può essere più taciuto o dimenticato dalle istituzioni. A partire dalla Regione Campania. Anche perché si tratta di una vicenda che in tre anni non ha avuto alcuna soluzione da parte dell’amministrazione De Luca. Sul caso ho già informato il vicepresidente della Commissione Regionale Ambiente Giampiero Zinzi e la stessa onorevole Flora Beneduce». Voglio ricordare continua Rubinaccio- che per il recupero della struttura erano state stanziate da tempo somme da parte della giunta regionale di Stefano Caldoro. La spesa prevista di 324.562,48 sui fondi accantonati per imprevisti tra le somme a disposizione della Stazione appaltante del quadro economico approvato con decreto dirigenziale n. 212/2010 e che le risorse precedentemente impegnate con decreto dirigenziale n.313/2009 sono sufficienti a garantire tale spesa.Gli interventi proposti hanno il principale obiettivo di ripristinare le parti impiantistiche che sono state oggetto di vandalizzazione e di rendere gli edifici funzionali e pronti per l’utilizzoper i quali sono stati progettati. Si evidenzia, altresì, che trattandosi di interventi di ripristino, le caratteristiche fisiche e tecnologiche»». Rubinaccio ha anche ricordato che per quella struttura era stata prevista la destinazione di sede di un distaccamento dei Vigili del Fuoco volontari, per cui era stato ottenuto il nulla osta da parte del Viminale al trasferimento da Quindici ad un altra struttura del Vallo di Lauro. «Penso che il tempo delle passerelle e delle vacche grasse è finito. Il Vallo di Lauro non può essere figlio di un Dio minore. O con gli amministratori o senza, la mia battaglia non si fermerà. Per l’amore viscerale per il mio territorio, già funestato da tanti problemi. Come dice Papa Francesco: liberatevi dagli arrampicatori, fate prevalere le vostre idee e non abbiate paura di come cadete.