Giura il neo presidente della Provincia di Avellino. Giura davanti al consiglio provinciale nel giorno della prima riunione del parlamentino di Palazzo Caracciolo. Rispetto al passato, più che dimezzato il numero dell’aula: con la riforma si è passati infatti da 30 a 12 consiglieri. Celebrato l’insediamento, è stata comunicata la formazione dei gruppi: quello Pd sarà guidato dal sindaco di Teora Stefano Farina, Alleanza civica-bene comune da Vincenzo Alaia, Forza Italia da Girolamo Giaquinto, l’Udc dal sindaco di Cairano Luigi D’Angelis, la lista ”davvero” da Gianluca Festa, il nuovo centrodestra, infine, da Antonio Aurigemma.
Importante la definizione della commissione che si occuperà di predisporre il nuovo statuto dell’ente: dentro sei consiglieri provinciali espressione di tutte le anime, più altri 6 sindaci esterni e esperi in materia. Gambacorta, in un’ottica di collaborazione tra tutte le forze politiche, ha affidato l’incarico di presidente dela commissione alla democratica Caterina Lengua
‘’E’ giusto che la presidenza della commissione vada al Pd- ha detto Gambacorta- gruppo più numeroso e soprattutto forza che aveva espresso un suo candidato presidente, Paolo Foti a cui auguro un in bocca al lupo per la sua ripartenza da sindaco”.
Il primo consiglio è stato caratterizzato soprattutto dal sit-in pacifico quanto determinato dei Forestali della provincia. Sono 27 gli operai e da 14 mesi non percepiscono lo stipendio. La vicenda si trascina da tempo. L’aula ha preso l’impegno a risolvere la vertenza.
Per Gambacorta la Regione e gli enti locali devono sforzarsi insieme per garantire il ripristino degli stipendi. Ad inizio novembre sarà convocato un vertice con le organizzazioni sindacali per individuare una strada almeno per recuperare una parte delle spettanze arretrate.