Napoli – «E’ dovere della politica dare risposte certe ai tanti giovani della Campania che hanno deciso di affidare il proprio futuro professionale al comparto agricolo e che hanno individuato nelle misure del PSR il sostegno necessario per avviare attività ed iniziative imprenditoriali. Su questo non è possibile fare passi indietro. La risoluzione che abbiamo approvato lo scorso 23 luglio, quale ultimo atto della precedente legislatura regionale, resta un punto fermo sul quale mi aspetto piena adesione da parte della giunta regionale della Campania». Lo dichiara Maurizio Petracca, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Campania al termine dell’audizione che si è svolta questa mattina presso l’Aula “Giancarlo Siani” del Consiglio Regionale della Campania, alla presenza dell’assessore regionaleNicola Caputo.
Le principali questioni di finanziamento delle pratiche fanno riferimento al Progetto Integrato Giovani (PIG) e alla tipologia d’intervento 4.1.1 (Sostegno ed investimenti nelle aziende agricole).
«Non è ammissibile – aggiunge Petracca – che a distanza di quattro anni dalla pubblicazione dei bandi si continui a non dare risposte certe a chi ha deciso di partecipare, è entrato in graduatoria ed attende il finanziamento. E’ in corso una ulteriore verifica delle pratiche per eventuali errori commessi in fase istruttoria. Il mio auspicio è che, alla conclusione di quest’attività di controllo, si possa procedere speditamente alla definizione della vicenda così come prospettato nella risoluzione approvata lo scorso luglio».
«Va aggiunto – conclude il vicepresidente Petracca – che la soluzione, seppur complessa, non è impossibile. Ritengo che una parte delle risorse stanziate dal regolamento transitorio del Feasr pubblicato in Gazzetta lo scorso 30 dicembre, possa essere destinata a questa finalità. Per le annualità 2021 e 2022 sono, infatti, individuate risorse aggiuntive legate all’emergenza Covid-19. Ovviamente la ripartizione, su quanto assegnato all’Italia, coinvolgerà anche la Campania. Si tratta di uno stanziamento di entità tale da consentire un parziale scorrimento delle graduatorie per le tipologie di intervento in questione e per le quali si è registrato un considerevole fenomeno di overbooking. Sarebbe la chiusura ideale per la programmazione ormai agli sgoccioli. Poi ci sarà il tempo per la nuova programmazione per la quale bisognerà prevedere una redazione snella e che eviti le lungaggini burocratiche di questi anni».