All’interno dell’ordinamento legislativo italiano uno dei documenti dalla maggiore rilevanza è senza dubbio il certificato di matrimonio. Esso, infatti, è sostanzialmente indispensabile per dimostrare la presenza di un qualche tipo di unione civile (o religiosa) con il partner che si è scelti per la vita.
Il compito del documento è particolarmente semplice: esso attesta l’esistenza di un unione civile tra 2 persone. Spesso viene scambiato con un suo simile, ovvero l’estratto di matrimonio, altre volte invece viene confuso con la copia integrale di matrimonio, anch’essa importante all’interno dell’impianto legislativo ma ancora una volta diversa.
Oggi, oltre a vedere da vicino cosa sono questi documenti e come funzionano, andiamo a scoprire qual’è la procedura da seguire per poter richiedere un certificato di matrimonio Italiano.
Come si ottiene il certificato di matrimonio in Italia?
Richiedere il certificato di matrimonio in Italia è abbastanza semplice conoscendo la procedura.
In primis è necessario recarsi presso gli sportelli dei servizi demografici del comune dove il matrimonio è stato celebrato; in alternativa è possibile recarsi presso gli ufficio dei comuni dove è invece registrata la residenza degli sposi (ma soltanto al momento del matrimonio).
Questo certificato ha anche una particolarità: viene rilasciato anche ai cittadini che si sono sposati all’estero a patto che il matrimonio sia stato trascritto nei registri del comune.
Una volta arrivati allo sportello di competenza è necessario effettuare la richiesta; questa può essere portata avanti dal diretto interessato, da chiunque conosca i dati anagrafici di almeno uno dei due soggetti del matrimonio. I dati in questione, per la precisione, sono cognome, nome, data di nascita, data del matrimonio.
In tanti si chiedono si ottenere il certificato di matrimonio è una pratica a pagamento e la risposta, curiosamente per il contesto burocratico italiano, è no. Il rilascio del documento è immediato e, soprattutto, è gratuito.
Esistono comuni in cui la quantità di certificati di matrimonio presenti può essere un problema per l’erogazione del servizio, motivo per cui è bene controllare il sito internet dell’ente (esempio: a Bologna i certificati di matrimonio di persone non residenti sposate prima del 1 Febbraio 1988 hanno bisogno di massimo 30 giorni di tempo per essere consegnati).
Esistono procedure alternative?
Questa è la maniera più semplice per richiedere il certificato di matrimonio in Italia ma esistono anche altre procedure che non prevedono il viaggio presso gli uffici comunali sopra descritti.
Chi magari si è trasferito lontano dal luogo del matrimonio, vuoi per lavoro o per le eventualità che la vita propone, può approfittare di altre 2 procedure.
La prima è la procedura telematica. Questa procedura chiede alla persona di effettuare l’accesso al portale del comune dove è stato effettuato il matrimonio. Qui dovrà navigare nel sito fino a cercare i servizi anagrafici erogati dal comune e dovrà semplicemente seguire la procedura indicata a schermo. In caso di difficoltà nel rintracciare la pagina quello che noi consigliamo è di utilizzare a proprio vantaggio la ricerca di Google scrivendo “nome comune certificato di matrimonio”
Per effettuare l’accesso al sito web potrebbe essere necessario seguire una procedura di registrazione oppure utilizzare lo SPID; ovvero il sistema pubblico di identità digitale. Se si ha la necessità di ottenere certificati con apostille, traduzioni ufficiali o altro è meglio recarsi direttamente all’ufficio del comune per ottenere informazioni maggiori sul tema poiché le procedure potrebbero non essere standardizzate.
L’altra procedura che si può seguire per ottenere il certificato di matrimonio è quella postale. Sul sito del comune, infatti, è possibile trovare tutte le informazioni necessarie per inoltrare tramite posta la richiesta di ottenimento di un certificato di stato civile.
La richiesta, solitamente, va sottoscritta e va inviata con in allegato una fotocopia leggibile del documento di identità valido che si sarebbe comunque mostrato attraverso l’interazione con lo sportello. In molti consigliano di allegare alla lettera anche un recapito telefonico, così da evitare di far ritornare indietro il modulo in caso di incorrettezze mediando il tutto attraverso una chiamata.
Se la richiesta del certificato che si fa è per il certificato apostillato, potrebbe essere necessario includere anche una busta affrancata per consentire al comune di effettuare l’invio del certificato.
Estratto di matrimonio e copia integrale di matrimonio: cosa sono?
Nell’ambito delle certificazioni matrimoniali esistono altri 2 ddocumenti che accompagnano il certificato di matrimonio ovvero l’estratto e la copia integrale.
L’estratto è un documento che, a differenza del certificato, contiene anche informazioni non relative all’avvenuta unione. Esso infatti contiene indicazioni sulla scelta del regime patrimoniale (comunione o separazione dei beni) per la coppia, sull’esistenza di divorzi pre-esistenti o sull’eventuale annullamento di un precedente matrimonio.
La copia integrale di matrimonio, invece, non è altro che la fotocopia autenticata dell’atto completo di matrimonio, esattamente per come è stato trascritto all’interno dei registri di stato civile durante le procedure burocratiche proprie della legislazione italiana.
C’è di più: la copia integrale di matrimonio è una fotocopia autenticata dotata di certificazione di conformità dell’atto rispetto il documento originale. In sostanza è il documento più completo in assoluto sul tema, che contiene tutto ciò che può risultare rilevante ad occhi terzi in merito all’unione civile di qualcuno.
La lista delle informazioni si può riassumere in questa maniera:
- Nome del parroco officiante
- Nome della chiesa
- Cittadinanza dei coniugi
- Residenza dei coniugi
- Tipo di regime patrimoniale adottato dai coniugi
- (se presente) divorzio successivamente intervenuto
Sia il certificato di matrimonio, sia l’estratto di matrimonio, sia la copia integrale di matrimonio sono richiedibili anche in versione tradotta. Esistono infatti versioni plurilingue di queste certificazioni che sono utilizzabili anche all’interno dei paesi europei (ma non soltanto). Attraverso la versione plurilingue dei documenti è possibile utilizzarli al fuori dell’Italia senza richiedere una traduzione giurata o l’apposizione della postilla.
Ecco una lista dei paesi più importanti in cui questo genere di documento è valido:
- Spagna,
- Svizzera,
- Turchia,
- Germania,
- Francia,
- Belgio,
- Austria,
- Capo Verde,
- Lussemburgo,
- Polonia
Curiosità: la lista completa dei paesi si può esplorare andandosi a leggere un riassunto della convenzione di Vienna del 1976.