Negli ultimi anni, il progressivo invecchiamento della popolazione italiana ha portato tantissime famiglie a scegliere di affidarsi a una badante. In quali casi è opportuno prendere questa decisione? Quali sono i consigli per orientarsi verso la persona giusta? Nelle prossime righe di questo articolo, cercheremo di rispondere a questi interrogativi.
Badante: quando è il caso di sceglierla?
Scegliere di assoldare una persona avente compiti di badante può essere necessario in diversi casi. Si tende, quasi sempre, a pensare che questa figura sia fondamentale in situazioni in cui, in famiglia, c’è una persona con problemi di salute così gravi da non permettergli l’autosufficienza.
Vero, la badante in questi frangenti serve, ma può essere chiamata in causa anche in altre situazioni. Tra queste, rientrano i casi in cui si ha a che fare con una persona sostanzialmente autonoma, ma con la necessità di essere assistita in alcuni compiti della quotidianità, per esempio le faccende di casa o la vestizione.
Badante convivente vs badante a ore: quale opzione scegliere?
Badante convivente vs badante a ore: quale opzione è meglio? Non c’è una risposta univoca a questa domanda in quanto tutto dipende non solo dalle condizioni della persona anziana o disabile, ma anche dalla composizione della famiglia, dalle abitudini del nucleo, dalla presenza di persone con competenze mediche o sanitarie.
Nelle circostanze in cui, per esempio, la persona bisognosa di assistenza non è presente a se stessa e/o ha bisogno dell’assunzione di specifici farmaci nelle ore notturne, è meglio orientarsi verso una badante convivente.
In circostanze in cui, come già accennato, si ha a che fare con una persona quasi totalmente autonoma, può essere meglio una badante a ore, una persona pronta, per esempio, a fornire assistenza nelle ore della mattina per le pulizie o la vestizione.
La badante a ore è l’opzione giusta anche nei casi in cui in famiglia è presente una persona con competenze mediche o infermieristiche in grado di alzarsi durante la notte.
Come scegliere la badante
Il compito della badante è a dir poco delicato. Ecco perché, quando si arriva alla scelta, è bene riflettere con attenzione. Innanzitutto, è fondamentale darsi tutto il tempo necessario. Non stiamo parlando di un paio di jeans che, qualora non dovessero andare bene, si possono cambiare in pochi minuti. Al centro dell’attenzione, infatti, c’è una persona che avrà il compito di occuparsi di un proprio caro.
Se non si trova dopo una settimana la badante giusta, è bene non accontentarsi e insistere. Per quanto riguarda i criteri di scelta, un buon consiglio è orientarsi verso persone con competenze da OSS o da infermiere.Soprattutto se a dover essere assistita è una persona anziana o disabile che necessita della somministrazione di farmaci o di altre terapie, si tratta di due aspetti nodali.
Molto importanti sono anche le referenze. Attenzione: devono essere verificabili. Pure in questo caso è necessario spendere del tempo per chiamare tutte le persone dei quali si ha in mano il contatto.
Capita spesso che chi deve scegliere una badante si affidi ai consigli dell’amica di turno. Se si tratta dell’unica referenza in merito a una determinata figura professionale, anche se il suggerimento è stato dato in totale buona fede è bene guardare altrove. Il compito della badante è troppo delicato per avere in mano un unico riferimento positivo in merito al suo lavoro passato.
Che si parli di badanti a Torino o di professionisti in altre città, una buona idea è quella di affidarsi a un’agenzia specializzata. Le realtà in questione hanno il compito di fare da tramite tra le famiglie e professionisti come i badanti, gli assistenti domiciliari e ospedalieri, gli infermieri. Nel momento in cui le si sceglie, si ha la garanzia, alla base, di una selezione attentissima delle figure professionali.