di Redazione sportiva
La querelle stadio tra U.S. Avellino e Comune di Avellino non trova ancora la quadra. Gli scenari potrebbero essere funesti, vale a dire la mancata licenza per poter disputare le gare interne del campionato 2017-2018. Il Presidente Taccone potrebbe emigrare a Nocera, Cava de’ Tirreni o Frosinone. Una tale ipotesi si deve assolutamente evitare, nell’interesse della città di Avellino e di tutta la Provincia. La squadra biancoverde è un patrimonio. Tutto nascerebbe da un credito vantato dal Comune di Avellino nei confronti dell’U.s. Avellino che a sua volta controbatte con un controcredito relativo ai lavori effettuati al Partenio Lombardi nel 2013. Questa cifra si aggirerebbe sul milione di euro, il credito del Comune sarebbe di circa 800.000 euro. Sembra al momento che la compensazione non sia la soluzione da prendere in considerazione, anzi l’ente di Piazza del Popolo riconoscerebbe il debito nei confronti della società biancoverde intorno ai 300.000 euro, quindi ben al di sotto di quanto preteso dall’altra parte. Qui sotto la nota dell’U.s. Avellino, speranzosa verso una fattiva collaborazione.
L’U.S. Avellino, attraverso il proprio legale, prof. Pietro Schiavone, ha inviato in data 8 giugno una nota al sindaco Foti, al dirigente settore lavori pubblici e al dirigente settore patrimonio, con l’obiettivo di definire la questione stadio “Partenio-Lombardi” in tempi rapidi, continuando in una logica di reciproca collaborazione che ha sempre contraddistinto i comportamenti tenuti dalle parti.
E’ opportuno ricostruire la questione relativa ai lavori effettuati dall’U.S. Avellino 1912 presso lo stadio “Partenio-Lombardi “ di Avellino, depurata dai tecnicismi giuridici, attraverso i seguenti passaggi cronologici:
- L’U.S. Avellino 1912 s.r.l., al fine di formalizzare le modalità e la tempistica della verifica dei lavori effettuati dall’U.S. Avellino 1912 presso lo stadio “Partenio-Lombardi “, nel mese di marzo 2017 ha assunto l’iniziativa di invitare il Comune di Avellino a condividere le suddette modalità e tempistica per uscire dall’impasse, che sul punto durava da troppo tempo;
- Entrambe le parti in un rapporto di leale collaborazione, che continua a essere perseguito da entrambe a tutt’oggi, sono addivenute alla stipula di un Protocollo d’Intesa in data 21 aprile 2017;
- Il Protocollo d’Intesa de quo contiene una clausola di raffreddamento, che impedisce ad una delle parti di agire nei confronti dell’altra fino alla definizione della questione e ciò per consentire di effettuare la verifica dei lavori de quibus in un contesto di maggiore serenità e, per ciò stesso, di maggiore efficacia;
- Il Comune di Avellino ha consegnato la relazione, contenente la quantificazione dell’importo dei lavori effettuati dall’U.S. Avellino 1912 presso lo stadio “Partenio-Lombardi “, non in data 29 aprile, come previsto nel Protocollo d’Intesa, bensì in data 1 giugno 2017. Ebbene, sul punto nulla quaestio: infatti, la verifica si è rivelata più complessa del previsto;
- Quindi, l’U.S. Avellino 1912 s.r.l., in applicazione dell’art. 3, 2° comma del Protocollo d’Intesa (entro il settimo giorno successivo al ricevimento della relazione), ha inoltrato una Nota al Comune di Avellino, nella quale dichiara di non poter comunicare la propria decisione circa l’accettazione della quantificazione dell’importo dei lavori effettuati, in quanto nella relazione de qua non vi è alcun riferimento ad una serie di lavori effettuati e indicati nella Nota;
- Peraltro, alcuni di tali lavori sono stati espressamente autorizzati dal Comune di Avellino e altri sono opere di manutenzione straordinaria, id est di pertinenza del Comune;
- È d’uopo precisare come la circostanza che alcuni importanti lavori non siano stati indicati nella relazione del Comune non va assolutamente intesa come un addebito giuridico al Settore Lavori Pubblici o al Comune nel suo complesso, attesa la farraginosità del materiale, ma costituisce il motivo per il quale non si è integrata la fattispecie, che avrebbe consentito all’Unione Sportiva Avellino 1912 di pronunciarsi circa l’accettazione o meno della quantificazione proposta;
- Non è compito dell’Unione Sportiva Avellino 1912 individuare quale struttura interna al Comune (Settore Lavori Pubblici o Settore Patrimonio), che costituisce verso l’esterno un unico soggetto giuridico, debba quantificare i lavori mancanti nella relazione e non vi sono difficoltà a riconoscere che la relazione è frutto di un lavoro intenso e svolto in tempi rapidi, però una risposta sui lavori non presi in considerazione va data;
- Nessuno ha mai invocato una compensazione tra i debiti e i crediti intercorrenti tra l’U.S. Avellino 1912 e il Comune di Avellino. La convenzione del 20/06/2013 all’art. 2, lett. f prevede anche che i costi sostenuti per i lavori effettuati siano scomputati dai canoni;
- Il focus della questione risiede invece in questo punto: in applicazione del Protocollo d’Intesa, vigente fino alla definizione della vicenda regolamentata nel Protocollo stesso e portando a compimento un’operazione sicuramente faticosa e giuridicamente complessa, è interesse comune delle due parti disporre di tutti gli elementi necessari a chiudere giuridicamente la vicenda in oggetto;
- Ne consegue che la Nota inviata dall’U.S. Avellino 1912 s.r.l. al Comune di Avellino in data 8 giugno 2017 – invitando il Comune a dare riscontro ai punti indicati nella nota – intende raggiungere l’obiettivo di definire finalmente la questione in tempi rapidi, continuando in una logica di reciproca collaborazione, che ha sempre contraddistinto i comportamenti tenuti dalle parti.