“Carissimi in Cristo Gesù, gli eventi di questi giorni ci riempiono di trepidazione. Sine Dominico non possumus, «non possiamo vivere senza l’Eucarestia»: questa è la consapevolezza dei cristiani di ieri e di oggi. Per un po’ di tempo non celebreremo la Messa nelle nostre comunità, non ci nutriremo del Pane della vita che sostiene il nostro cammino di credenti. Avvertiamo un profondo smarrimento, perplessità e confusione. Ma faremo questo digiuno quaresimale, più duro di ogni digiuno, per dare il nostro contributo responsabile al bene stesso delle nostre comunità, per cercare di fermare il contagio e salvare i deboli, come il Signore ci ha insegnato. Ci renderà più consapevoli del bene preziosissimo del Memoriale del Signore, della nostra Unità in Lui e dell’Amore che ci anima. Ci sentiremo anche più solidali ai tanti nostri fratelli cristiani che nel mondo soffrono o perché perseguitati o perché privati del ministero sacerdotale, o perché poveri, malati, carcerati. Invocheremo dal Signore anche il perdono per come talvolta tra di noi viene trattato il Dono della sua divina Presenza. Questo tempo di digiuno accresca in noi il desiderio vivo del Signore e della sua e nostra Pasqua!“
Così il vescovo Marino conclude il testo con il quale ha dato alla Diocesi le indicazioni per vivere la vita di fede in questo periodo di restrizioni legate all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Indicazioni in sintonia con il comunicato della Conferenza Episcopale Italiana, emanato ieri. Sintonia anche nella “enorme sofferenza di fronte alle nuove norme – sottolinea il vescovo -. Ma con senso di responsabilità ho il dovere di attenermi e di conseguenza di dare le seguenti disposizioni con effetto da oggi e sino al 3 aprile p.v”.:
- sospensione delle Messe feriali e festive; i fedeli laici sono dispensati dal precetto festivo;
- sospensione delle esequie, con autorizzazione alla benedizione delle salme presso le cappelle cimiteriali;
- sospensione dei Sacramenti, salvo casi urgenti da concordare con il Vescovo o il Vicario generale;
- sospensione di tutte le attività pastorali, formative e catechetiche ordinarie e specifiche del tempo quaresimale che comportino assembramento di persone;
Ma monsignor Marino non vuole limitarsi ad emanare obblighi.
“Desidero invece con tutto il cuore – continua – che questa enorme privazione rafforzi in noi il desiderio di rendere visibile la presenza di Dio e della Chiesa in questo tempo e nel nostro popolo. Motivo per cui offro le seguenti indicazioni pastorali”:
- le Chiese restano aperte per la preghiera personale;
- i sacerdoti e i religiosi celebreranno ogni giorno in parrocchia la “Messa senza popolo”, indicando alla comunità l’ora precisa, di modo da favorire la comunione spirituale;
- ogni comunità parrocchiale indica un giorno della settimana, o un diverso tempo adeguato, in cui vivere l’Adorazione eucaristica permanente, consentita salvaguardando le distanze di sicurezza;
- attraverso i canali digitali, incentivare la preghiera personale e domestica, in particolare il Rosario, con un’intenzione speciale per il nostro Paese;
- favorire attraverso i canali digitali anche momenti in cui la comunità possa sentirsi unita, seppure a distanza;
- nelle prossime domeniche di Quaresima celebrerò in diretta televisiva e in diretta sui social network, in comunione spirituale con tutta la comunità cristiana di Nola;
- dal 23 al 28 marzo, attraverso i canali digitali, la diocesi vivrà speciali Esercizi spirituali da me guidati.