Il 17 gennaio è una data speciale per gli abitanti di Quindici, piccolo comune della bassa Irpinia nell’area del Vallo di Lauro. Si venera Sant’Antonio che è considerato per i quindicesi il loro secondo Patrono. Ogni anno in suo onore l’associazione “Focara” organizza una manifestazione bella da vedere, viene allestito un vero e proprio manufatto in vimini, con canne di bambù e fascine, una sorte di riproduzione in miniatura della chiesetta di Sant’Antonio. La struttura viene poi data alle fiamme dopo l’arrivo del Santo portato in processione e dopo la tradizionale benedizione degli animali che avviene prima dell’inizio della processione. Dopo l’incendio della “focara” si svolgeva una sagra di degustazione enogastronomiche di prodotti tipici locali. Purtroppo la pandemia non permette di rispettare il magnifico evento ma non per questo non è stata organizzata la cerimonia anche se solo simbolicamente. Lo Staff infatti della Focara e del Comitato Festa e tutti i colleghi organizzatori dei vari falò dei quartieri del Paese hanno predisposta per la mattinata odierna tanti piccoli falò in segno di devozione nei vari quartieri del paese. Saranno comunque celebrate le Sante Messe dal parroco Don Vito Cucca, sparati in onore del Santo i mortai e benedetti gli animali a mancare la processione e il grande falò nella piazza principale del paese.
Sarà un anno di riposo, come dicono gli organizzatori, in attesa che tutto passi e dando l’appuntamento all’anno prossimo con un evento ancora più grande di quello degli altri anni.