Sulla collina di Casa Piana, nel territorio comunale di Quindici, la famiglia Tortora di Bosagro, nel 1847, fece erigere un Santuario. La sua posizione panoramica, in stretta connessione visiva con i casali di Beato e Bosagro, anzi in posizione dominante rispetto ad essi, fu scelta con oculata avvedutezza. La chiesa fu dedicata alla Madonna della Neve. Il culto di questa effige ha origini molto antiche: narra una leggenda che al Papa Liborio apparve, miracolosamente tracciata sulla neve, caduta in piena estate a Roma, sul colle Esquilino, la pianta della Basilica Maggiore che egli intendeva far edificare. Era la notte del 5 agosto di un anno compreso tra il 352 e il 366 (periodo del suo pontificato) ed in seguito venne istituita la festività della Madonna ad Nives. Come si rileva dalla Cronistoria I. Fusco p. 23, alcuni pellegrinaggi erano addirittura obbligatori, invero prescritti dallo Statuto della confraternita di S. Maria della Grazie, art. 16, a testimonianza della devozione alla Madonna.
Al pari dei pellegrinaggi del 25 giugno al santuario di Montevergine, del 15 agosto a S. Maria della Foce a Sarno, dell’8 maggio al Santuario di Pompei, della terza domenica dopo Pasqua a S. Maria a Parete in Liveri, a del lunedì di Pentecoste a Moschiano presso il santuario della Carità, anche quello del 5 agosto a Casa Piana fu inserito tra quelli obbligatori per la suddetta confraternita.
Le piogge della settimana scorsa hanno letteralmente causato una serie di smottamenti che rendono non più raggiungibile l’antica chiesetta ma causando disagio anche ai tanti agricoltori che non possono più raggiungere i loro poderi per questa strada, se non percorrendone un altra con un percorso molto più lungo, circa 15 chilometri. Nonostante che nel tempo si è cercato di arginare le frane, con grossi massi in cemento e palizzate in legno, la furia delle acque dei giorni scorsi ha fatto tracimare il terreno che ha invaso in alcuni punti la strada e in alcuni punti facendola proprio scomparire. Ecco le foto della stato dei luoghi, ovvero come si presenta oggi l’area in questione.