di Felice Sorrentino
Corsa al Quirinale.
Silvio Berlusconi finge di sfogliare la margherita per decidere di parlare apertamente della sua candidatura.
Valuta, scruta, ascolta e telefona. Telefona tanto…
Poi ci sono quei segnali strani che arrivano dopo tanti complimenti ai Cinquestelle che non sai come interpretare. Ad esempio l’elezione del pentastellato Dario Violi come grande elettore per la Lombardia con 22 preferenze a discapito del capogruppo del PD Fabio Pizzul (17 voti). Una cosa che ha fatto infuriare i Dem che hanno parlato di scorrettezza istituzionale che non rispetta le regole e la prassi consolidate. Stai a vedere che nella regione simbolo del Cavaliere, quel “bricconcello” ha fatto uno scherzetto?
Intanto Matteo Salvini che vanta il maggior numero nel centro destra di grandi elettori, cerca di “tirare la volata” a Berlusconi dicendo che per gratitudine (ha fondato il centro destra) e affetto, non avrebbe problemi a sostenerne la candidatura e che da sinistra non dovrebbero mettere veti a chi ha governato il nostro paese per ben tre volte.
Intanto la prima seduta è fissata per il 24 gennaio ma nelle prime tre votazioni servirà la maggioranza dei due terzi dei 1.003 elettori. Dai successivi scrutini invece quella assoluta.
Numeri alla mano, Berlusconi non avrebbe neanche quella ma forse, e dico forse, potrebbe arrivare un aiuto inaspettato dal cielo. Magari dalle stelle…