L’evento è stato frutto di un lungo percorso di sensibilizzazione sociale, nato il 3 febbraio scorso con l’iniziativa “Le ferite del millennio: violenza sulle donne e cyber bullismo” promosso da “Be” Associazione Politico-Culturale “E. Berlinguer” di Serino e dall’Associazione nazionale “Filo Rosso – Tessitori di Futuro”, in sinergia con l’Assessorato al Turismo, Politiche Giovanili, Politiche Europee e PSR del Comune di Serino.
Prima del dibattito, avuto luogo nell’aula consiliare del Comune di Serino, la panchina rossa è stata benedetta da don Antonio. Il Sindaco di Serino Vito Pelosi e l’Assessore Marcello Rocco hanno spiegato il forte valore simbolico di questo gesto. Rocco ha inoltre lanciato, per l’8 Marzo, il prossimo appuntamento alla presenza dei bambini dell’Istituto Comprensivo di Serino, guidato dalla Dirigente Antonella De Donno, dove un artista locale dipingerà la panchina rossa.
Tante le associazioni, i professionisti che svolgono assistenza, le personalità del mondo della cultura e del giornalismo che hanno aderito e stanno aderendo a questo ciclo di iniziative che ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema così importante come la violenza di genere, i minori ed i soggetti più deboli della società.
“Abbiamo individuato come zona nella quale istallare questo emblema di eguaglianza e legalità proprio nel cuore del paese, nei giardinetti antistanti la Casa comunale. Un luogo simbolo, non solo per la sua centralità e per la presenza della massima Istituzione cittadina ma, anche e soprattutto perché luogo di aggregazione di tanti giovani, famiglie e bambini che giocano sulle giostrine rimesse a nuovo da questa Amministrazione comunale all’indomani del suo insediamento.” – Spiega l’assessore Rocco, rifacendosi al documento con il quale l’Amministrazione Comunale di Serino ha recepito la richiesta di tante associazioni presenti sul territorio regionale di compiere questo gesto di avanzamento sociale, che continua: “Un messaggio di speranza rivolto a tutti, soprattutto ai più piccoli e alle nuove generazioni.
Per questo abbiamo pensato di dedicare tale emblema, tramite una targhetta installata sulla panchina rossa, a Nilde Iotti prima donna della storia dell’Italia repubblicana a ricoprire una delle prime tre cariche dello Stato, la Presidenza della Camera dei deputati, dopo aver combattuto, da partigiana, il nazi-fascismo.
Un volto, quello della Iotti, che rappresenta l’orgoglio e la dignità di un Paese, che ha saputo riscattarsi e al quale ancora oggi dobbiamo essere grati per aver contribuito, insieme a decine di migliaia di uomini e donne, a renderci degli esseri umani liberi di vivere, pensare ed amare.
Una panchina rossa che rappresenti, quindi, le nostre radici e, al tempo stesso, uno sguardo rivolto ad un futuro di pace, fratellanza e solidarietà. Un luogo in cui ogni donna, uomo e bambino possa sentirsi amato.”
“I dati più aggiornati ci dicono che, nonostante alcuni segnali di miglioramento, il fenomeno della violenza sulle donne mantiene nel nostro Paese dimensioni preoccupanti. Infatti, sono ancora centinaia di migliaia le donne che ogni anno sono vittima di violenza, negli ambiti più vari (in casa, sul posto di lavoro, per strada) e nella pluralità delle forme in cui questa può essere intesa.” – Afferma Michele Masulli, portavoce nazionale dell’Associazione Filo Rosso, che continua: “E se questo è ciò che trova la forza di essere denunciato, è legittimo supporre che ci sia un sommerso di maltrattamenti e vessazioni di proporzioni importanti. Da un lato ci conforta la portata dell’attivismo associativo impegnato per l’autonomia e la difesa dei diritti delle donne e che abbiamo visto riempire tante piazze italiane nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, dall’altro guardiamo con preoccupazione a un clima che, non solo in Italia, rischia di produrre un arretramento preoccupante rispetto ad importanti conquiste acquisite. Si pensi agli attacchi alla legge 194 o al ddl Pillon, che interviene in materia di separazione ed affido. A Serino domenica scorsa abbiamo dato seguito a un percorso e lanciato un segnale simbolico con l’inaugurazione della panchina rossa. Abbiamo necessità che dal basso si dia forza all’impegno dei tanti che vogliono superare modelli e stereotipi maschilisti e patriarcali e costruire una società che valorizzi pienamente le diversità. In questo senso, la diffusione di una cultura che contrasti la violenza sulle donne, insieme all’implementazione di politiche conseguenti, è un passo necessario”.