“Rosetta, ma perché tu voti Sì? Me lo hanno chiesto in tanti in questi mesi. Domenica io voto Sì non perché il PD è il mio partito. Voterò Sì perché la mia è una storia politica di sinistra portata avanti con coerenza in questi anni. Ero giovane quando Nilde Iotti diceva che era tempo di superare il bicameralismo perfetto. Ero tra coloro che credettero nel progetto dell’Ulivo quando Romano Prodi scrisse nel nostro programma la stessa cosa. Ho subìto in questi anni modifiche della Costituzione goffe (vedi il federalismo leghista) e pesanti (vedi il pareggio di bilancio inserito in una notte solo perché ce lo chiedeva l’Europa). Oggi invece abbiamo a disposizione una riforma non perfetta, ma valida; costruita dal Parlamento con il contributo del PD e di quelle forze politiche che poi hanno deciso di votare No per fare un dispetto al Governo”. Inizia così l’appello a votare Sì al Referendum costituzionale del 4 dicembre postato dalla presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio sul suo profilo Facebook.
“Domenica però non si misura il gradimento di Renzi e del Governo, quello lo farete alle elezioni! Domenica si giudica la Riforma costituzionale: avete ancora tempo per leggere, informarvi e chiedere spiegazioni. Io rispetto chi ha opinioni diverse dalle mie, li ho sempre rispettati, ma scelgo la coerenza con quello che ripetiamo da almeno 30 anni e per questo io voto Sì – continua D’Amelio -. È stata una campagna elettorale vera quella che a partire dall’estate ha visto impegnata me in prima persona e i tanti amici e compagni del comitato Sì al cambiamento Irpinia che voglio ringraziare. Dalla prima riunione organizzativa, tenuta a luglio ad Avellino, ne abbiamo fatta di strada. Sperone, Moschiano, Cervinara, San Martino Valle Caudina, Rotondi, Ariano, Lioni, Montella, Torella dei Lombardi, Solofra, Prata Principato Ultra, Mercogliano, Monteforte Irpino, Atripalda, Benevento, Montemarano, Telese, Napoli, Contrada, Lauro, Caposele e più volte Avellino città. Abbiamo incontrato giovani, professionisti, donne, organizzazioni e associazioni, studenti, anziani. Siamo stati nei licei, in due comunità terapeutiche, nei mercati, abbiamo spiegato le ragioni del Sì con europarlamentari, sottosegretari, consiglieri regionali, imprenditori, agricoltori. E anche in questa occasione abbiamo visto il lato bello della politica che entra in contatto con i territori e parla direttamente alla gente. E se qualcuno non siamo riusciti a raggiungerlo o se a qualcuno è sfuggito, io voto Sì”.