Sicurezza, aiuti al sistema del terziario, rilancio del porto di Napoli, lotta alle infiltrazioni camorristiche: sono questi alcuni dei punti cardine del programma di Carmine De Pascale, 61 anni, generale di Corpo d’Armata, capolista della lista De Luca presidente che appoggia la candidatura dell’ex sindaco di Salerno per la corsa alla poltrona di presidente della Giunta regionale. Nella sua carriera ha condotto operazioni ancora in corso come Strade Sicure o Terra dei Fuochi, ha effettuato missioni all’estero, missioni di pace, umanitarie, in soccorso dei migranti, eppure quando gli hanno chiesto di mettersi a servizio della sua terra lasciando momentaneamente la divisa, ci ha riflettuto e ha pensato che era giunto il momento di mettersi al servizio della Campania.
A proposito della legalità dice: È fondamentale elaborare un piano di sicurezza che coinvolga gli organi competenti del governo centrale in modo che quello della sicurezza non rimanga solo un problema di Napoli e della Campania, ma che diventi di interesse di tutti. Mi preoccuperei di attivare un sistema di monitoraggio delle infiltrazioni camorristiche in tutti i settori di attività, come nella sanità e nei trasporti, per verificare che nessuna ne sia influenzata. Bisognerebbe occuparsi anche di attivare un sistema di verifica della qualità dei servizi dati, cioè chi opera deve essere controllato da un controllore facente parte di una struttura esterna per verificare che la qualità del servizio reso sia secondo gli standard nazionali ed europei e che il risultato prefissato venga conseguito. E ancora per la sicurezza di tutti i giorni, per aiutare le piccole e medie imprese, organizzare sarebbe necessaria ed incrementare i sistemi di videosorveglianza, soprattutto, nei quartieri dove si consumano più frequentemente attività criminali. Bisognerebbe poi potenziare servizi antiracket. Tutto ciò nella considerazione che l’unione fa la forza e fa scudo contro la criminalità. E a chi mi domanda come tutto questo possa esser possibile, avendo poche risorse e pochi uomini, non posso che rispondere che i veri condottieri si vedono quando il mare è in tempesta quindi ci vuole volontà e determinazione, soprattutto nella scarsità di risorse. E’ importante coinvolgere la cittadinanza, le forze sociali e le associazioni”.
““Il settore del terziario, che comprende le aziende commerciali, della enogastronomia, del turismo, della ospitalità, rappresentano la spina dorsale della economia di questa regione e del meridione tutto: qui ci sono delle specificità che vanno tutelate. E’ necessario dunque mettere in campo delle strategie che possano far ripartire questi compartimenti puntando, fra l’altro, a garantire la sicurezza degli operatori e di chi fruisce di queste attività: tutti indistintamente non possono e devono più essere vessati dalla criminalità organizzata nè dall’immobilismo delle istituzioni. Negli ultimi anni, sono state perse tante occasioni e tanti investimenti che avrebbero portato nuova linfa e nuove opportunità di lavoro. Adesso non possiamo più permettercelo”.