De Luca, davanti alle troppe liste, ha chiesto ai suoi fedelissimi si sfoltire qualche simbolo arrivando a un massimo di 12-14. O in alternativa di accorpare più liste. Così sarebbe iniziata a girare l’idea di unire Prospettiva popolare dell’ex potentissimo della Dc con i candidati di Italia viva. Un’alleanza strategica (che raggiungerebbe gli obiettivi anche senza una lista unica) per rastrellare più voti possibili sul territorio: De Mita, 92 anni, oggi sindaco di Nusco (Avellino), è forte in Irpinia e nel Sannio. Mentre i renziani tra Caserta e Napoli, specie dopo aver imbarcato diversi ex berlusconiani. Il primo esperimento per ricostruire dal basso il Grande Centro? Ancora è presto per dirlo, ma di certo l’asse De Mita-Renzi, che durante la campagna per il referendum costituzionale del 2016 se ne erano dette di tutti i colori, è davvero sorprendente. La resa dei conti è fissata alle Regionali del 20 e 21 settembre.