Siamo alle battute finali della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale della Campania. Tante le ipotesi e poche le certezze su quello che avverrà all’indomani del 31 maggio. L’avvocato Orazio Sorece è in corsa per uno scranno a palazzo Santa Lucia nelle file di Fratelli d’Italia An, il partito della Meloni si è fin da subito schierato a sostegno del presidente uscente, Stefano Caldoro. «E’ stata una campagna lunga ed estenuante. L’Irpinia di oggi – afferma Sorece in una nota – ha bisogno di un cambiamento profondo. Chi ci ha rappresentato alla Regione negli ultimi cinque anni ha fallito la propria missione e dagli elettori sarà giudicato. In ogni angolo di questa meravigliosa terra ci sono dei problemi da risolvere e alcuni ad onore del vero potevano essere risolti negli ultimi cinque anni. Il mio modo di fare politica non è quello dei messaggini sul cellulare, dei santini da distribuire in corsia ai malati, dei camper alla dottor “Stanamore” anche perché per alcune strade provinciali come la 148, fino ad ieri, il camper non ci passava visto lo stato in cui versava. Sono contento che la mia denuncia sia servita ad accelerare il ripristino della viabilità della strada provinciale che conduce a Montecalvo. La mia è stata una politica del porta a porta, le persone devono rendersi conto di chi hanno di fronte e solo parlando senza filtri è possibile capirsi. I punti del programma nascono dalle esigenze che gli elettori mi hanno presentato.
L’agricoltura – considerazioni e proposte di Orazio Sorece – ha bisogno di investimenti per essere il traino delle aree interne. Ma gli agricoltori sono stati lasciati soli a difendere i loro raccolti dai cinghiali, le loro castagne dal cinipide per non parlare della crisi delle olive, delle noci e delle nocciole. Aboliamo l’Imu agricola e concediamo ai giovani i terreni agricoli demaniali in modo che questi possano intraprendere un’impresa. Rilanciamo il turismo partendo dalle risorse storiche e naturali da collegare alla filiera agroalimentare per attirare visitatori e imprenditori nella nostra terra. Diciamo no con forza a tutte le forme di invasione e sfruttamento incontrollato della provincia di Avellino che non portano vantaggi ai cittadini. No all’eolico selvaggio, no alle estrazioni petrolifere e ridiscutiamo anche della acqua che viene prelevata in eccesso per darla alle regioni limitrofi. Serve – conclude il candidato di Fratelli di Italia An – un nuovo piano di infrastrutture per migliorare la viabilità e una diffusione della banda larga per godere dei vantaggi che la rete informatica consente. Ringrazio per l’affetto ricevuto in questi due mesi e mi propongo per cambiare finalmente verso all’Irpinia».