«Gli accordi si basano sui programmi e non sulle ambizioni personali». Mirko Musto, vicesegretario comunale dell’Udc di Atripalda, risponde alle accuse di Paolo Spagnuolo, sindaco di Atripalda, in merito all’accordo tra Ciriaco De Mita e Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno e candidato governatore per il centrosinistra.
«L’alleanza nasce da una condivisione d’idee. Rispetto a questa intesa, gli atripaldesi, insieme ai cittadini di Solofra, sono stati veri e propri precursori. Sin dall’inizio della precedente campagna elettorale per le amministrative, abbiamo ritenuto importante portare avanti un progetto di centrosinistra, così come per elezioni provinciali. L’Udc di Atripalda, pertanto, non ha cambiato mai direzione, a differenza del sindaco attuale che sembra essersi abituato a cambiare casacca. Non può parlarci di coerenza chi si proclamava leader della sinistra ed ora sostiene il Nuovo Centrodestra di Pietro Foglia».
Il dirigente dei centristi della Valle del Sabato ci tiene a chiarire come il presidente Ciriaco De Mita ha voluto fortemente la candidatura dell’attuale primo cittadino. «L’ex presidente del Consiglio dei Ministri ha indicato Spagnuolo, portando un gruppo a sostenere la sua candidatura a sindaco. L’uomo del rinnovamento, però, si è dimostrato un vero e proprio fallimento».
La sfida dell’Udc di Atripalda, comunque, non si ferma alle regionali. «Dopo le elezioni, cercheremo di riunire tutte quelle persone che pensano, isolando quelli che giocano con due mazzi di carte o meglio ancora vanno a gettoni».
L’esponente dello scudocrociato non chiude neanche ad una possibile intesa con il Partito Democratico. «Tra queste due forze esiste un confronto costante e leale. Dopo questa brutta pagina di storia, chiamata Spagnuolo, i partiti tradizionali ritorneranno ad essere protagonisti anche ad Atripalda».