Ancora una volta il PD Irpino riesce ad assurgere agli onori della cronaca politica provinciale, per il protrarsi di un modus-operandi ormai divenuto incomprensibile e insostenibile: ci riferiamo, nello specifico, alla costituzione dell’Ufficio Adesioni improntato sul modello di un partito passato, che non rispecchia minimamente le attuali aree di riferimento e gli odierni equilibri, e rappresenta, per ciò che ci riguarda, solo il tentativo penoso di perseverare l’ambizione, da parte di poche persone, di un controllo militare del tesseramento. Demandare la questione del tesseramento ad un organismo che non rappresenta l’ attuale realtà significa, principalmente, una grave mancanza di rispetto verso il popolo del PD. Di conseguenza, anziché garantire la presenza di tutte le aree, e manifestare in questo modo la volontà di rendere il più trasparente e partecipativo possibile questo momento cruciale per la vita del partito, si sceglie di andare contro lo Statuto e contro il Codice Etico pur di preservare ruoli e poltrone. Come movimento Irpinia per Puppato, già nelle scorse settimane, preventivando l’evolversi degli eventi, avevamo inviato alla Segreteria Provinciale una proposta di una nostra rappresentanza nell’Ufficio Adesioni indicando una donna: ovviamente, con la classe e lo stile che hanno sempre contraddistinto la segreteria di Caterina Lengua, non abbiamo ricevuto nessuna risposta, anzi nessuna donna è presente nell’organismo nominato, alla faccia delle pari opportunità della parità di genere, e di tutte le parole vuote di cui è colmo il vocabolario politico di taluni dirigenti. Pertanto, in occasione dell’incontro che avremo a Roma mercoledì 17 luglio, con Laura Puppato, presso il Senato della Repubblica, chiederemo un suo intervento in prima persona direttamente con il segretario Epifani, consegnandole un documento con il quale vogliamo rappresentare agli organi nazionali, lo stato di degrado morale in cui versa il Partito Democratico irpino. Siamo dunque pienamente d’accordo con quanto sostenuto dall’on. Rosetta D’ Amelio, in relazione a questa incresciosa vicenda, che sottolinea per l’ ennesima volta tutti i limiti di un partito “Avellino-centrico”, lontano dalle realtà territoriali e dagli amministratori locali, e per quanto riguarda il nostro impegno per l’ormai prossimo congresso, riteniamo Rosetta D’Amelio, per la storia personale, la competenza e il radicamento sul territorio, l’unico riferimento credibile, per il nostro gruppo, e nel complesso, per la Sinistra interna del PD irpino.
Il comitato provinciale Irpinia per Puppato.