“Il nuovo Governo regionale della Campania con il Governatore Vincenzo De Luca e l’assessore all’Ambiente Bonavitacola in poche settimane hanno messo in campo, con la massima sollecitudine possibile, una serie di decisioni incisive e già in fase d’ attuazione per la risoluzione delle diverse problematiche legate al ciclo della gestione dei rifiuti e contestate dall’ Unione Europea con la sentenza della Corte di Giustizia” dichiarano Tino Iannuzzi, intervenuto oggi in Commissione Ambiente nel corso della audizione del Ministro Galletti, e Massimiliano Manfredi.
“La condanna della Corte di Giustizia europea eccepisce la mancata attuazione del piano regionale dei rifiuti, risalente al 2012 con la Giunta Caldoro. La Regione, con la nuova Giunta, invece ha attivato misure efficaci e mai prima adottate, a cominciare dalla gara pubblica indetta, in stretta collaborazione con l’ANAC, per la rimozione delle prime 800.000 tonnellate di ecoballe, che è già nella fase di valutazione delle offerte pervenute e, quindi, prossima alla aggiudicazione.
È questa una circostanza fondamentale che deve essere contestata dal Governo italiano alla Commissione europea, per ridefinire l’entità della condanna.
Sono, poi, già stati definiti gli indirizzi del nuovo piano regionale dei rifiuti per gli impianti di compostaggio e l’incremento ulteriore della raccolta differenziata ed è prossima la discussione finale in Consiglio della nuova legge regionale sui rifiuti. È, quindi, pienamente in corso una nuova stagione da parte del Governo regionale, del quale si deve tener conto sia in sede di Unione Europea facendo valere gli oggettivi ed importanti passi in avanti realizzati in questi mesi, sia al fine di non far ricadere ingiustamente sulla comunità campana gli errori del passato.
In questa direzione – concludono Manfredi e Iannuzzi – positiva l’ iniziativa, oggi annunciata e già attivata da Galletti, di far valere innanzi alla Commissione europea la genericità della multa giornaliera irrogata, senza alcun specificazione delle singole componenti dell’ infrazione. Ne deriverebbero una congrua riduzione della sanzione ed un giusto riconoscimento alle decisioni già assunte dalla Regione”.