Il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, Prof. Claudio Quintano ed il Comandante Regionale Campania della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Fabrizio Carrarini, hanno rinnovato, presso la Sala Briefing della Caserma “Zanzur”, il Protocollo d’Intesa tra il Comando Regionale delle Fiamme Gialle e l’Università Parthenope. Nell’ambito della collaborazione instaurata, i Reparti della Guardia di Finanza della Campania hanno effettuato oltre 140 controlli a campione nei confronti di studenti dell’Università “Parthenope”. Nel 50% di questi casi sono state riscontrate dichiarazioni attestanti situazioni di “falsa” indigenza, per ottenere le agevolazioni previste dalla normativa vigente in materia di diritto allo studio; dalle irregolarità constatate è derivata una responsabilità amministrativa e/o penale per reati di truffa e falso, con conseguente denunzia all’Autorità Giudiziaria. La Guardia di Finanza ha comunicato, altresì, l’esito degli accertamenti espletati e delle relative violazioni all’Università, per l’avvio delle procedure di recupero e il diniego di tutti i benefici indebitamente ottenuti. Il rinnovo della convenzione per il prossimo triennio, sulla base dei risultati conseguiti, rappresenta una valida scelta per assicurare la corretta applicazione delle norme per il diritto allo studio, perseguendo il principio dell’equità sociale a favore degli studenti che versano in reali condizioni di disagio economico. Al riguardo, le Università, attraverso la presentazione da parte dello studente dell’ISEE, assegnano la fascia contributiva per il pagamento delle tasse. Il succitato Indicatore della situazione economico equivalente consente di analizzare la situazione reddituale e patrimoniale di ciascun cittadino permettendo agli studenti provenienti da famiglie meno abbienti di beneficiare di prestazioni per il diritto allo studio. In quest’ottica l’Università continuerà a fornire al Comando delle Fiamme Gialle i nominativi degli studenti che hanno beneficiato di prestazioni per il diritto allo studio, segnalando, in particolar modo, le posizioni “sospette” e consentendo in tal modo alle Fiamme Gialle di acquisire i flussi informativi più idonei per indirizzare i controlli, che sono effettuati con metodologie analoghe a quelle utilizzate per contrastare l’evasione fiscale. Infatti, l’occultamento di redditi al Fisco determina, sovente, anche l’indebito godimento di prestazioni sociali agevolate, causando un doppio danno all’Erario ed alla collettività, sia in termini di minori entrate fiscali, che di sottrazione di risorse pubbliche destinate al sussidio delle persone che realmente versano in condizioni economiche di minor favore.