Ancora una volta la questione dell’acqua è stata trattata dalla politica che abbiamo appoggiato e sostenuto, in maniera molto superficiale e poco limpida. In queste ore, infatti, è stato approvato tra una “bagarre” incontrollabile, il Ddl sul riordino degli ambiti territoriali dell’acqua. Ho approfondito la questione, e mi pare tutto sommato che i principi ispiratori della legge siano stati studiati con grande passione e per stravolgere quello che è attualmente un “guazzabuglio” su una delle questioni mai affrontate con serietà, dalla nostra Regione.
Quello invece che non può passare è sicuramente la superficialità con la quale si procede da una mancata discussione in aula ad un’approvazione al fotofinish della legge senza un intervento che contempli la questione dei grandi produttori.
Gli interessi sono tanti intorno all’oro blu, ma non considerare questioni importanti e fondamentali come quella di Caposele e Cassano, mi fa pensare che non c’è un vero interesse per il territorio.
La delusione, tra l’altro parte dal fatto che non esistono rappresentanze comunali nei nuovi ATO e che soprattutto i nostri territori Irpini non sono stati presi in considerazione nonostante gli stessi siano il più grande serbatoio idrico del sud Italia.
Nessuno, compresi i nostri amministratori, affaccendati in altre faccende, hanno mosso delle proposte serie e hanno fatto sentire la loro voce.
Questo è un modo sbagliato e superficiale di interpretare la questione dell’acqua e la nuova legge affosserà ancora di più le piccole realtà produttrici di acqua a favore di interessi strategici e commerciali che, forse, sono stati dettati dall’alto in grande contrasto rispetto a quello che De Luca stesso in campagna elettorale aveva promesso di fare.
Caposele, Calabritto, Senerchia Cassano, sono realtà che non possono essere inghiottite da leggi e politiche che includono essenzialmente la volontà di gestire economicamente un bene già decretato pubblico come principio assoluto.
E’ necessario che tutti prendano coscienza della questione e che la nostra terra, possa avere il beneficio agognato da tutti, ma che invece, viene regolarmente affossato da strapoteri economici e politici.
E’ ancora un’occasione persa?? Chissà… diamoci una mossa!
(17 novembre 2015 – Salvatore Conforti consigliere comunale di Caposele)