“Che vergogna! La possibilità di usare il contante, dal primo luglio, scenderà da 2999 euro a 1999 euro e, contemporaneamente, le commissioni sul pos per i pagamenti con carta di credito aumentano del 30%!
Questo governo di incapaci, succube dei grandi poteri bancari, in silenzio, appoggia una nuova stangata per i commercianti, già massacrati dalle restrizioni del Covid. Abbinare queste due misure è una scelta semplicemente scellerata, che non invoglierà all’utilizzo di pagamenti tracciati, anzi contribuirà al mercato del sommerso. Le gravi perdite subite in questi mesi non si recuperano così, servono azioni concrete per risollevare l’economia, decisioni che consentano la circolazione di denaro. Ancora una volta questo governo dimostra tutte le sue incapacità. Ormai si acquista solo con carte di credito e nessuno ha notato che dopo circa 100 transazioni la cifra iniziale si dissolve in commissioni. 20 euro in contanti rimangono sempre 20 euro, anche se passano di mano in mano centinaia di volte. Mentre le stesse 20 euro, spese in circa 100 transazioni con carta di credito, vengono azzerate dalle commissioni che si ‘mangiano’ tutto il capitale iniziale. Il nostro governo deve essere al fianco dei piccoli imprenditori, motore pulsante del Paese, non può appoggiare i grandi poteri bancari che hanno ormai smesso di aiutare l’economia. Prestiti e mutui sono diventati una chimera, pensano solo ad incassare spese e commissioni dai poveri cittadini vessati”.
Enzo Rivellini, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, ha commentato così l’aumento delle commissioni per i pagamenti effettuati con carta di credito