di Gianni Amodeo
Più critiche del previsto e ribelli ad ogni cura, si sono rivelate le complicazioni postume di un intervento chirurgico, che aveva affrontato con fiduciosa serenità, a Roma. E’ scomparso così, Bruno Taglialatela, ch’è stato tra i più ben voluti e stimati componenti di quella Grande famiglia delle docenti e dei docenti qual è oggi come ieri -con una platea scolastica attestata da sempre sulla soglia di oltre mille giovani e che negli anni ’80 ha persino superato l’apice dei mille e cinquecento giovani- secondo lo stile e la tradizione dell’ Istituto tecnico commerciale e per geometri “Masullo-Theti”, dove ha insegnato per decenni, a Nola. Una scomparsa che, colpisce gravemente la famiglia- la moglie, professoressa Luigia D’Avanzo, e la figlia, l’avvocata Maria – rattristando i tanti che di Bruno – tra cui chi scrive queste righe- hanno avuto modo di conoscere per consuetudine di rapporti e solidità di legami, lo spirito d’affabile disponibilità e discrezione fatte persona, con cui improntava e viveva l’amicizia.
Amava il lavoro didattico, che lo impegnava nell’insegnamento di Materie curriculari delicate e complesse, quali sono Ragioneria, Tecnica commerciale ed Economia aziendale, le cui specificità di statuto, incrociano e intersecano le vaste e articolate aree del Diritto e della Finanza; una correlazione, che, generando significative e importanti conoscenze interdisciplinari, costituisce il solido e utile background sia per la partecipazione ai concorsi pubblici che per gli studi universitari in ambito giuridico ed economico-commerciale, oltre che per l’immediato esercizio del lavoro professionale post–diploma. Era un lavoro didattico, che Bruno sviluppava con rigore e metodica applicazione, dialogando con le comunità di classe, con cui per anni nel variare delle generazioni ha interagito; dialogo con cui comunicava e focalizzava i fondamenti disciplinari, viatico per l’acquisizione delle competenze tecniche e di linguaggio, necessarie per “padroneggiare” in tutti gli aspetti caratterizzanti le Materie professionali curriculari. Una metodologia, fatta di esercitazioni e prove scritte, che favoriva l’apprendimento responsabile, come ben ricordano le giovani e i giovani che hanno fatto tesoro del suo insegnamento e attualmente svolgono libere attività professionali o lavorano nella pubblica amministrazione.
C’erano, in Bruno, non solo la deontologia professionale accurata, che aveva acquisito con l’eccellente corso dei severi studi compiuto, per approdare alla laurea in Economia e Commercio, ma anche la passione nel suscitare nelle comunità di classe, con cui si rapportava, il congruo e giusto spirito di osservazione verso la realtà sociale e la quotidianità del vivere, senza pre–concetti e visioni pre–giudizievoli. Una connotazione che lo rendeva animatore di riflessioni e pensieri aperti, con cui le giovani generazioni sono chiamate a nutrirsi, per alimentare il senso critico che costruisce il buon vivere nella società.
Il mondo di Bruno Taglialatela si apriva anche e con piena intensità partecipativa al contesto della natia Roccarainola, concorrendo alla promozione e alla realizzazione di notevoli iniziative sociali e sportive -era cultore del Badminton-, tra le quali spicca certamente l’Istituzione del Museo civico dedicato alla memoria di Luigi D’Avanzo, valente docente di Lettere classiche, e preside negli anni ‘50 della Scuola media statale “Alessandro Manzoni”, a Mugnano del Cardinale, e soprattutto la costituzione del Circolo culturale intitolato al Beato Giovanni Duns Scoto, teologo francescano, scozzese, conosciuto con l’appellativo di “Doctor subtilis”; una struttura associativa- quella del “Duns Scoto” ben presente sul territorio da oltre quarant’anni, con manifestazioni d’umanità e arte varia, di cui è fornita un ampia rappresentazione con la pubblicazione periodica degli Atti di cronaca e commento, con particolare rilievo per la storia e le tematiche ambientaliste.
E proprio negli Annali degli Atti del “Duns Scoto” è possibile leggere le esaurienti e ben concise monografie saggistiche, scritte da Bruno Taglialatela che testimonia della Roccarainola qual è … stata. Interessanti sotto questo profilo, sono i testi che rivisitano la presenza de I Conti di Roccarainola di Casa Mastrilli, uno dei potentati feudali più diffusi nell’Italia centro-meridionale, e conducono alla “scoperta” dell’autore anonimo del romanzo “Il romito di San Donato”, la cui trama, ambientata nella tarda età del dominio aragonese nelle regioni meridionali, fa da filo conduttore del Corteo storico “La damigella del re”, con cui si anima l’estate di Roccarainola, per una narrazione la cui valenza teatrale è venuta crescendo in qualità e spettacolarità di anno in anno, per restare sospesa nell’edizione 2020, a fronte dell’emergenza- Covid, come lo resterà per l’edizione 2021. E negli Annali, degno di attenzione è il saggio, di cui Bruno Taglialatela è coautore insieme con l’ingegnere Domenico Capolongo, anima del “Duns Scoto” e cultore di storia locale, incentrata in particolare su Roccarainola e Cicciano.
Una figura e un docente, Bruno Taglialatela, che ha servito la Scuola al meglio, declinando con passione i valori civici e la laica cultura della libertà per la circolazione delle idee più ampia possibile, nella “sua Rocca” e nelle comunità del territorio.