di Antonio Fusco
Lo scultore Vincenzo Puchetti, autore del notevole monumento funebre del Vescovo di Nola Agnello Renzullo nella Cattedrale, nacque a Campobasso il 29 aprile 1894 e morì a Napoli il 15 maggio 1947, città in cui aveva lo studio. Nel corso della sua trentennale attività si dedicò più che altro alla creazione di monumenti ai caduti, a pannelli lapidei e a tutto tondo, che riflettono il suo consenso all’ideologia socio-politica e culturale del suo tempo, mirante ad indirizzare gli artisti verso un naturalismo accademico di stampo nazionalistico, finalizzato ad esaltare le glorie italiane. Lo scultore, pertanto, per proprie convinzioni estetiche, non accolse, se non in qualche episodio creativo, le proposte tecnico-formali degli artisti più progressisti del suo tempo (Martini, Marini, Manzù, Fazzini, Boccioni), rimanendo ancorato ad un’estetica che identificava il “bello” artistico con una veristica ed armonica rappresentazione della realtà. Anche quando non è legato alla tematica patriottica, come è nel caso del citato monumento del vescovo Renzullo, guarda sempre alla lezione formale della classicità. [1]
Nel Monumento ai Caduti di Roccarainola, inserito nel prospetto del primo stadio del campanile della chiesa di S. Giovanni Battista, non si allontana dall’enfasi patriottica, dettata dallo stesso referente iconico, da un codice espressivo a lui abituale e gradito all’orientamento politico dei committenti. L’opera si compone di plastiche applicazioni di bronzo che inquadrano una targa marmorea rettangolare, riportante il nome dei caduti e, in calce, il nome dello scultore con la data dell’esecuzione (1930). In alto, poggiando direttamente sul bordo della lapide, si staglia il bassorilievo del busto di un fante, con elmetto e mantellina svolazzante, che regge tra le mani una vanga, simbolo dello scavo di una trincea, e una baionetta, metafora dell’ eroica difesa del suolo patrio. In basso, due sinuosi rami bronzei, uno di quercia, l’atro di alloro, allegorie di intrepido coraggio e di gloria imperitura, si incurvano sui bordi inferiori della lastra, e si incrociano, alquanto al di sotto del marmo, facendo ala ad una mensola che regge una lampada.
[1] Per l’approfondimento della biografia e della personalità artistica di Vincenzo Puchetti cfr. Antonio Fusco Il monumento funebre del Vescovo Agnello Renzullo nella cattedrale di Nola, I.G.E.I. 2007.