(Riceviamo e Pubblichiamo)
Al responsabile Ufficio di Piano Dott. Giuseppe Bonino
Gentilissimo dott. Giuseppe Bonino, sono Annalisa Vetrano, la madre di Francesco, 7 anni affetto da disturbo dello spettro autistico di grado severo, gioia infinita di mamma e papà.
Sono certa che ricorda la situazione di mio figlio e dei disagi che viviamo, visto che diverse volte ci siamo interfacciati. Dunque, le scrivo questa lettera nella speranza che almeno questa volta la mia voce possa essere sostenuta e ascoltata e soprattutto possa ricevere delle risposte concrete.
Per un genitore ricevere la diagnosi di autismo del proprio piccolo è come affrontare un “terremoto di emozioni” scoprirlo è stato destabilizzante, accettarlo complicato… Rivedere le proprie aspettative e ricominciare in qualche modo daccapo, con fatica, sgomento, impreparazione… imparare a guardare il mondo con occhi diversi… Essere pervasi dall’ansia del “poi” e rincorrere costantemente il tempo e le sue onde alla ricerca di una soluzione costruita per il mio bimbo, senza snaturarlo, che lo coinvolga senza trasformarlo in qualcosa che non sarà mai… Vorrei esprimere con parole quello che ho nel cuore (un misto tra rabbia e dolore) per far comprendere la vita dei nostri bimbi e delle famiglie, che si dedicano completamente, perché ci vuole tanto amore, energia e tanta disponibilità economica per affrontare le terapie comportamentali, che coinvolge soprattutto l’istruzione dei genitori, un lavoro complesso, che ti cambia la vita, ma per amore di un figlio si rinuncia a tutto. Siamo soli in questo percorso… siamo rimasti soli e spero di poter dire fino ad oggi.
A breve inizia il nuovo anno scolastico, Francesco è iscritto alla seconda elementare che dovrà frequentare nella scuola Statale San Giovanni 2 a Roccarainola. Credo conosca bene le difficoltà che abbiamo affrontato nel corso dell’anno scolastico trascorso in cui inizialmente a Francesco fu assegnata una figura professionale come assistente alla comunicazione per 6 ore settimanali che arriverà solo nel mese di marzo una figura come educatore professionale e non come indicata. Seguì un incontro con un supervisore ABA da voi richiesto, dove venne stabilito che Francesco ha bisogno di un educatore professionale che utilizza il metodo ABA
Alla luce di tanto, ed alla luce delle promesse che ci sono state fatte anche per iscritto dallo stesso dirigente, mi auguro, già dall’inizio dell’anno scolastico, proprio perché Francesco è stato un bambino segnalato a loro e di cui loro si sono fatti carico dicendo che sicuramente avrebbero provveduto, che il bambino già dall’inizio dell’anno venisse affiancato da un’in modo tale da poter sopperire quelle che sono state le mancanze, le difficoltà che ha vissuto il bambino durante l’anno scolastico percorso affinché possa frequentare la scuola e dare la possibilità a Francesco e ai docenti di poter lavorare io collaborerò pienamente con voi mettendomi a vostra disposizione ma voi che rappresentate un ente che conoscete la mia situazione, mi auguro che possiate prenderla per mano e accompagnare mio figlio in un percorso affinché possa migliorare, crescere e non regredire
Vi chiedo da mamma di ascoltare, per favore, la voce di che voce non ha e mi aiuti, affinché il piccolo Francesco posso trascorrere un anno scolastico sereno e felice.
La saluto cordialmente,
Mamma Annalisa