«Realizzare il biodigestore a Chianche sarebbe un errore. Non possiamo danneggiare, anche solo in termini di immagine, un’area territoriale vocata all’agricoltura e alla produzione delle nostre eccellenze vitivinicole. La decisione quindi va rivista, individuando un sito idoneo». Ad affermarlo è Pino Rosato, capolista di “Fare Democratico – Popolari”
«Da molto tempo – prosegue il cardiologo – si discute della necessità di creare sul territorio gli impianti di lavorazione e trasformazione dei rifiuti che ancora mancano, in modo da poter attivare un sistema autosufficiente, che determini un risparmio sui costi di gestione ed una maggiore efficienza dei servizi al cittadino. Non possiamo, dunque, che essere d’accordo sull’opportunità di avviare una mappatura sistematica delle esigenze dell’Irpinia in questo settore ed una pianificazione degli interventi, che tenga conto delle criticità e delle specificità del nostro territorio. E’ dentro questa logica che va collocata la vicenda del biodigestore a Chianche. Non è in discussione la necessità di realizzare un nuovo impianto di compostaggio, ma la sua collocazione, il dimensionamento e le specifiche progettuali».
«Non siamo perciò d’accordo – sottolinea il candidato alle regionali – sull’ipotesi di realizzare l’impianto in quel sito, nel mezzo di un’area vocata alla viticoltura di qualità, all’interno di un preciso sistema di collegamento, che rischia di avere un impatto ambientale non sostenibile».
«Il compito della politica e delle istituzioni – conclude Rosato – è risolvere i problemi, se necessario anche compiendo scelte impopolari, ma mai con ostinazione cieca. Tutte le volte in cui è possibile, bisogna avviare un processo partecipativo, coinvolgendo i cittadini e le comunità locali, nelle loro diverse espressioni, per giungere alla definizione di un obiettivo utile al territorio».