Un braccio di ferro sui diritti dopo che i vari sindacati europei si sono incontrati a Roma. La data sarà fissata e comunicata giovedì prossimo in una nuova riunione di queste organizzazioni, questa volta a Bruxelles.
Diverse unioni europee rappresentanti i membri dell’equipaggio di Ryanair si sono incontrati a Roma per valutare l’impatto delle azioni di sciopero intraprese quest’estate e considerare i prossimi eventi. Chiedono ancora una volta alle autorità politiche, soprattutto belghe, di intervenire su questo problema e far rispettare le leggi. Le organizzazioni, chiedono anche di essere ricevute dalla Commissione europea giovedì. “Inoltre, non escludiamo azioni, come scioperi, più sporadici paesi per paese entro la fine del mese”, avverte Didier Lebbe, segretario permanente dell’unione cristiana. I vari sindacati europei si erano già incontrati a Lisbona e Madrid in primavera. Questo alla fine ha portato a una sospensione di due giorni dell’equipaggio di cabina in Belgio, Italia, Spagna e Portogallo. Due settimane più tardi uno sciopero dei piloti Ryanair ha colpito Belgio, Svezia, Irlanda, Germania e Paesi Bassi, colpendo circa 55.000 passeggeri. In questi diversi paesi, i sindacati e le organizzazioni pilota chiedono l’applicazione delle varie leggi nazionali sul lavoro e non l’unica legislazione irlandese in questo settore. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” una vera e propria dichiarazione di guerra.