Sabato 10 Dicembre il cantautore e musicista napoletano BELLAVISTA sarà in concerto presso lo Scidron di Sapri, Salerno (Trav.corso Italia, 83 – ore 22.30)Durante la serata il cantautore eseguirà i brani del suo nuovo album “TARANTELLA NEL CASTELLO PUTIPÙ” (Bollettino Edizioni Musicali/Artist First), già disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming. L’artista sarà accompagnato sul palco da Flavio Gaudino (chitarra), Valentina D’Amore (Basso), Pasquale Rummo (batteria), Alberto Pesce (piano e Synth).
Prossimi appuntamenti di BELLAVISTA: sabato 10 Dicembre presso lo Scidron di Sapri, Salerno (Trav.corso Italia, 83 – ore 22.30); 11 Dicembre al Jailbreak di Roma (Via Tiburtina, 870 – ore 22.30);12 Dicembre presso IL Cantine di Roma (Via della Batteria Nomentana, 66 – ore 22.30)
L’album “Tarantella nel Castello Putipù”, anticipato dal singolo “L’Italienne”, è composto da 10 tracce, alcune eseguite con strumenti della tradizione popolare, che raccontano storie di vita di persone comuni attraverso metafore, citazioni e messaggi forti celati da una sottile ironia.
Il disco è stato prodotto da Bellavista, registrato e arrangiato da Luca Stendardo presso lo studio “Kutukù” e il mastering è stato curato da Antonio Ruggiero presso lo studio “Absolute Mastering”.
Questa la tracklist dell’album: “L’Italienne”, “La vera bellezza”, “La storia di Don Mimì”, “Sei in lista? (Il tipo alternativo)”, “Il sovrano e il manuale”, “Tarantella nel Castello Putipù”, “Il pilota coi baffi”, “Pennelli su tela lunatica”, “C’è vita su Marte”, “Dalla stessa prospettiva di una stella”.
«Ho scritto questo disco per raccontare di sguardi che ho incrociato, voci di persone che non arrivano mai all’attenzione, seppur alte, seppur stanche…seppur ripetitive – racconta Bellavista – Ho attraversato l’amore, criptando l’uso sdolcinato del termine, lasciandolo alla libera interpretazione delle persone curiose. Ho inseguito la bellezza, quella vera; la bellezza di una nascita, di una vittoria, di un equilibrio; la bellezza della semplicità e delle persone comuni. Così nasce “Tarantella nel castello Putipù”. Il titolo non è un richiamo alle mie radici partenopee. Il termine “tarantella”, viene trasformato in sinonimo di aggregazione, di unione tra persone semplici; il “castello” rappresenta invece un premio per il popolo, una meritata ricompensa. E il “putipù”? Non l’ho mai capito, mi è uscito così…come un “no sense” che non guasta mai!».