“Avrebbe dovuto rappresentare una svolta per la viabilità, alleggerendo il traffico veicolare in un territorio ad alta densità abitativa, con ricadute fino ai comuni del Nolano. Purtroppo della superstrada di collegamento tra i paesi del Vallo di Lauro e l’A30 Napoli-Caserta sono rimasti un progetto in un cassetto e un sentiero dissestato, ricoperto di erbacce e spazzatura, che attraversa un’area di aperta campagna. Parliamo di un’opera pubblica rivoluzionaria, per la quale erano stati investiti 50 milioni di euro, principalmente perché fingesse da via di fuga in caso di eruzione del Vesuvio. Un’infrastruttura che, in fase di realizzazione, è divenuta oggetto di indagine della magistratura antimafia, che ha fatto luce su sversamenti illeciti a ridosso del cantiere. Alla luce di un nuovo affidamento dei lavori, non è chiara la ragione per cui non è stata ancora avviata la bonifica, consentendo di far ripartire i lavori”. Lo denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello, che ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale nella quale chiede “quali strumenti la Regione intende utilizzare per dare priorità e certezza alla conclusione dei lavori per la realizzazione della strada, anche alla luce dello stanziamento dei nuovi fondi stanziati dal Ministro per il Sud e la Coesione sociale, e quali sono i tempi di bonifica ambientale dei terreni interessati dagli sversamenti illeciti”.