Un anno e nove mesi di reclusione per maltrattamento ed uccisione di animali. Questa la sentenza emessa in primo grado dal giudice, dottore Paolo Valiante, nei confronti di Antonio Fuoco, il responsabile della barbara uccisione della cagnolina Chicca. Ventuno mesi, anche più dei sedici chiesti dal pubblico ministero. Il legale di Fuoco ha già preannunciato che farà appello ma, in ogni caso, si tratta di un verdetto esemplare, con pochi precedenti in materia. Infatti, malgrado la riduzione che gli spettava per aver scelto il rito abbreviato, la pena è stata comunque considerevolmente aumentata in quanto il soggetto era recidivo. Significativa, inoltre, anche l’entità del risarcimento danni che il giudice ha attribuito in favore di ciascuna parte civile, oltre alle spese per i relativi legali, riconoscendo, in questo modo, valore alla tutela degli animali che perseguono le associazioni che si sono costituite parte civile. Le motivazioni della decisione saranno rese note entro quindici giorni. Una sentenza, quella di oggi, che ribadisce l’importanza di denunciare sempre tutti gli episodi di violenza nei confronti degli animali